Omicidio Kaur, al via il processo. Perizia psichiatrica per il marito

Al via al Tribunale di Piacenza il processo per l’omicidio Kaur Balwinder, la ragazza indiana il cui corpo senza vita venne ritrovato in Po nel maggio scorso, a quindici giorni dalla sua scomparsa. I legali difensori dell’imputato hanno chiesto il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica: "Soffre di amnesia"

Al via al Tribunale di Piacenza il processo per l’omicidio Kaur Balwinder, la ragazza indiana 27enne il cui corpo senza vita venne ritrovato in Po nel pomeriggio del 27 maggio scorso, a quindici giorni dalla sua scomparsa. A confessare l’omicidio il marito, Kulbir Singh, che ha raccontato di averla strangolata al culmine di una lite, dovuta a problemi matrimoniali, per poi disfarsi del cadavere gettandolo nel fiume.

Nel corso dell’udienza preliminare la difesa dell’uomo, rappresentata dagli avvocati Mauro Pontini e Wally Salvagnini, ha chiesto il rito abbreviato subordinato alla perizia psichiatrica per il loro assistito, presente in aula e attualmente detenuto nel carcere delle Novate. “La perizia – spiega Pontini – avrà lo scopo di stabilire se l’amnesia psicogena di cui sembra sia affetto l’imputato derivi da patologie dissociative, che quindi vanno ad influire sulla capacità di intendere e volere al momento della commissione del fatto, o sia invece una causa successiva, forse scaturita dalla detenzione e dall’ambiente carcerario: valutino quindi i medici se è capace o meno di stare in giudizio”. La richiesta è stata accolta dal gip Gian Andrea Bussi. I familiari della donna, costituitisi parte civile, erano rappresentati dall’avvocato Gianmarco Lupi, che ha formalizzato una richiesta di risarcimento di due milioni per i genitori della vittima e di un milione e mezzo per il fratello e la sorella. La prossima udienza è in programma per il 6 maggio, giorno in cui sarà conferito l’incarico ai due periti Filippo Lombardi e Laura Braga.

Kaur Balwinder era scomparsa nel nulla durante la mattinata del 14 maggio 2012 all’interno dell’abitazione nei pressi di Baselicaduce di Fiorenzuola nella quale viveva con il marito ed il figlio di 5 anni. Il suo corpo senza vita era stato trovato due settimane più tardi galleggiante sul Po, nei pressi di Piacenza, appena oltre lo sbarramento di Isola Serafini. Un ritrovamento che aveva dato una svolta alle indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo insieme ai colleghi di Fiorenzuola: Kulbir Singh aveva confessato il delitto dopo un lungo interrogatorio. Un omicidio che sarebbe maturato in un contesto familiare ormai deteriorato e avvenuto al culmine di un alterco tra i due coniugi: l’uomo aveva raccontato di aver strangolato la moglie e di aver poi gettato in Po il corpo senza vita.

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