Trilogia Popolare. Al Teatro Municipale quasi 5mila spettatori

Ammontano a quasi cinquemila gli spettatori che dal 6 all'11 aprile hanno assistito alla “Trilogia popolare” di Verdi diretta da Cristina Mazzavillani Muti: “Sono soddisfatta del grande successo” è stato il commento della regista

“Sono soddisfatta del successo che la “Trilogia popolare” ha avuto a Piacenza. Qui mi sono sentita come a casa”. Così Cristina Mazzavillani Muti ha commentato l’esito della maratona lirica che dal 6 all’11 aprile ha portato sul palcoscenico del Teatro Municipale di Piacenza Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata: in tutto sei giorni di recite ininterrotte che complessivamente sono state seguite da ben 4573 spettatori. Per la precisione sono 1.421 quelli che hanno assistito alle due recite del Rigoletto, 1.392 quelli delle due rappresentazioni de Il Trovatore e 1.760 quelli delle due recite e dell’anteprima de La Traviata.

Così la regista ha commentato il successo avuto sul palcoscenico piacentino che ha portato a Piacenza anche numerose delegazioni straniere provenienti dalla Francia e dalla Svizzera: “Io credo che il merito stia nella grande forza di Verdi e nella volontà di riproporre le sue opere ricorrendo all’ingegno: non avevamo il budget adatto per imbarcarci in un progetto così ampio e complesso, ma non per questo motivo ci siamo persi d’animo. Anzi, siamo ricorsi all’ingegno per creare delle strutture registiche che potessero essere funzionali in tutti i teatri: ecco allora l’idea di far vivere un’opera di luce e di buio, un’altra di immaginari visionari proiettati e la terza di riflessi di specchi. È come essere una brava mamma che prepara un pranzo con quello che ha a disposizione in casa: e questo risulta particolarmente importante soprattutto in un’epoca di crisi come quella attuale”.

Evidentemente la scelta di ricorrere all’ingegno attraverso un cast giovane e un uso ardito delle nuove tecnologie si è rivelato vincente: particolarmente apprezzati sono risultati gli interpreti delle opere come Monica Tarone, Francesco Landolfi e Luciano Ganci, interpreti rispettivamente di Violetta, Rigoletto e Manrico. Per quanto riguarda invece le tecnologie, il gioco di specchi e di riflessi de La Traviata ha letteralmente conquistato il pubblico che non ha mancato di apprezzare anche i chiari e suggestivi riferimenti alla grande tradizione della pittura europea che hanno contraddistinto Rigoletto.

Parole di plauso dalla regista sono state espresse anche nei confronti dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta da Nicola Paszkowski e dal Coro del Teatro Municipale guidato da Corrado Casati: “Personalmente trovo strepitoso il maestro Paszkowski per la bravura con cui ha educato e “messo letteralmente all’opra” dei giovani, mentre del Coro del Teatro Municipale e del maestro Casati apprezzo l’entusiasmo e il grande coinvolgimento” ha concluso Mazzavillani Muti.

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