Al posto della refurtiva trovano i carabinieri, un arresto a Quarto foto

Un furto dalle modalità particolari ha fatto scattare un lungo appostamento da parte dei carabinieri che ha permesso di fermare due malviventi e di recuperare refurtiva del valore di 20mila euro

Un furto dalle modalità particolari ha fatto scattare un lungo appostamento da parte dei carabinieri che ha permesso di fermare due malviventi e di recuperare refurtiva del valore di 20mila euro.

Tutto è accaduto l’altra notte: qualche ora prima i carabinieri di Rivergaro erano intervenuti a Quarto (Piacenza) per raccogliere la denuncia di un ingente furto avvenuto la sera precedente al campo sportivo del paese ai danni della società Lyons Quarto. Qualcuno si era introdotto all’interno portando via due trattorini, insieme a motoseghe, compressori e vari arnesi da lavoro. I militari non ci hanno messo molto a scoprire che tutta la refurtiva si trovava a qualche centinaio di metri dal luogo del furto, nascosta in un canale occultata da frasche. Subito veniva disposto un servizio di sorveglianza sotto il coordinamento del maresciallo Roberto Guasco, comandante della stazione di Rivergaro. Appostamento che dava i suoi frutti poco dopo mezzanotte, quando veniva notato un furgone che, arrivato in zona, procedeva a luci spente. A bordo tre persone, che alla vista dei militari tentavano una repentina fuga. Ne nasceva una violenta colluttazione: uno del terzetto, un 30enne rumeno, non senza fatica veniva bloccato e per lui scattavano le manette. Un secondo complice, un connazionale di 25 anni, che aveva provato ad allontanarsi, veniva notato da alcuni cittadini e subito segnalato ai carabinieri: è stato denunciato. Sono al momento in corso accertamenti per risalire alla terza persona, che è riuscita a far perdere le proprie tracce. Due i militari rimasti feriti nell’azione, ne avranno per una decina di giorni.

Per gli inquirenti si tratta di una banda di professionisti: sul furgone, risultato rubato a Voghera, era stata applicata una targa bulgara “pulita”; a bordo, insieme ad alcune taniche e tubi in gomma per aspirare carburante, anche una ventina di chiavi passepartout, in grado di aprire e avviare furgoni di marca Fiat. Evidentemente, non essendo riusciti a caricare dopo il colpo la refurtiva, recuperata interamente e restituita ai legittimi proprietari, l’avevano abbandonata in attesa di recuperarla con un mezzo adatto. Il 30enne rumeno è comparso ieri mattina davanti al giudice con le accuse di furto, ricettazione, lesioni e resistenza: ha patteggiato una pena di due anni.

E con tutta probabilità non erano delle migliori anche le intenzioni del 25enne albanese fermato l’altra sera nei pressi di Settima sempre dai carabinieri di Rivergaro impegnati in un servizio di controllo. Il giovane si trovava a bordo di una Mercedes station wagon, che insieme ad un’altra vettura alla vista dei militari aveva tentato di allontanarsi. Ne è nato così un breve inseguimento al termine del quale lo straniero è stato costretto a fermarsi. A bordo sono state rinvenute una trentina di taniche vuote insieme a tubi di gomma: oggetti che fanno pensare a possibili furti di carburante in zona. Il 25enne è stato denunciato a piede libero per resistenza.

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