Reati in crescita nel piacentino, Pollastri: “La regione intervenga”

“Se episodi violenti e criminosi cominciano ad interessare un territorio tradizionalmente tranquillo come il piacentino significa che è proprio necessario un cambio di passo nelle politiche per la sicurezza”. A dirlo è Andrea Pollastri (PdL) che, sull’argomento ha presentato un’interrogazione in Regione

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“Se episodi violenti e criminosi cominciano ad interessare un territorio tradizionalmente tranquillo come il piacentino significa che è proprio necessario un cambio di passo nelle politiche per la sicurezza”. A dirlo è Andrea Pollastri (PdL) che, sull’argomento ha presentato un’interrogazione in Regione.

La riflessione dell’azzurro prende le mosse dai dati semestrali elaborati dall’Osservatorio Regionale dei bancari della Cisl, da cui emerge che, nei primi sei mesi del 2013 in Emilia-Romagna sono stati commessi 77 furti a sportelli bancari, corrispondenti ad +33% rispetto allo stesso periodo del 2012. Tra le Province più colpite vi sono Rimini (+ 200%), Reggio Emilia (+125%), Modena, Parma e Ravenna (+50%) e Forlì-Cesena (+33,3%). Un risultato molto negativo è anche quello di Piacenza, seconda in Regione con un +125%.

“Da alcuni mesi – spiega Pollastri – la provincia di Piacenza è teatro di fatti di sangue e fenomeni violenti senza precedenti, sia per il numero che per l’efferatezza, molti dei quali hanno come movente questioni economiche: la crisi, infatti, sta facendo emergere situazioni gravi di disagio, talmente gravi da avere un tragico epilogo.” “Ritengo sia venuto il momento di una seria presa di coscienza – conclude l’azzurro – in primo luogo da parte della Regione a cui ho chiesto di conoscere i dati sulla criminalità nel primo semestre del 2013 ed ho invitato al Giunta, in accordo con le Prefetture, gli Enti Locali, le Forze dell’Ordine, a dar vita ad un protocollo per la sicurezza utile ad individuare le principali criticità, predisporne possibili soluzioni e stanziare le risorse necessarie. È anche necessario un coordinamento tra i settori sicurezza e servizi sociali per prevenire i possibili fattori scatenanti.”

Relativamente alle banche il Consigliere ha chiesto misure ad hoc per prevenire le rapine, da condividere con le Associazioni Sindacali, quali garantire la presenza di guardie giurate davanti agli sportelli più a rischio, l’adozione della ronda plurisportello anche tra banche diverse oppure la formazione del personale affinché eviti comportamenti rischiosi per la propria incolumità.

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