Aumento “vituale” Imu, ok alla delibera in consiglio. Ma è polemica foto

Approvata con i voti favorevoli della maggioranza la delibera che prevede l’aumento dell’aliquota sulla prima casa dal 4,8 al 6 per mille. Ma in consiglio non sono mancate le polemiche

Imu, l’assessore Romersi ha presentato nella seduta di consiglio comunale le novità in merito, con l’aumento dell’aliquota sulla prima casa dal 4,8 al 6 per mille, già passate in commissione con non poche polemiche. Al termine della discussione la delibera è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza. Astenuti Samuele Raggi (Idv) e Stefano Cugini (Pd). Approvato anche un ordine del giorno presentato da Massimo Polledri (Lega) con il quale si chiede che negli atti successivi la Giunta decida di reintrodurre sgravi sulle imposte per famiglie con figli, residenti a Piacenza da almeno 5 anni.

ROMERSI: “DELIBERA ATTO CORAGGIOSO” – “L’impegno che ci siamo presi e che ribadiamo – ha detto Romersi – è quello di non incidere sui cittadini. Il Governo si è impegnato a coprire la quota della seconda rata, e c’è l’impegno ad abolire in toto l’Imu sulla prima casa, e non è previsto l’aumento di altre accise”. “Proprio per la veridicità dei conti – ha aggiunto – sono a proporre questa delibera. Questa situazione e’ figlia della burocrazia, che penalizza gli enti virtuosi. E’ un atto coraggioso, e mi impegno a tornare su questa delibera in fase di assestamento, quando saranno chiari gli scenari per quanto riguarda le imposte adottate dal Governo”.

FOTI: “RITIRARE IL PROVVEDIMENTO” – Il consigliere Tommaso Foti (Fd’I) giudica il provvedimento dannoso. “Non e’ una partita di giro nè politicamente nè tecnicamente – spiega -. Alla fine dovremo correre ai ripari, e modificare il bilancio del Comune, ditemi se questa è serietà amministrativa”. “Amministrare per tentativi di furbizia dimostra scarsa intelligenza – continua Foti -. La Giunta avrebbe dovuto rifiutare questa proposta dell’assessore Romersi. Questo è il tentativo di usare come una slot machine l’aliquota del 6 per mille e svaligiare le casse dello Stato. Fate rientrare questa delibera o rischiate fra 25 giorni di dover cambiare idea”. “Questo provvedimento – ha aggiunto ancora – non ha copertura finanziaria da parte dello Stato”.

“L’imposta della seconda rata e’ stata sospesa e non abolita, quindi se non si dovesse trovare una copertura, i piacentini pagheranno in base a questa aliquota. Qui il problema riguarda gli atti che si vanno a votare e dovete essere pronti a pagare le conseguenze : se l’Imu viene rimborsata, nelle casse dello Stato si apre comunque una voragine, con aumento di altre tasse, come accise su benzina, alcolici e sigarette. Se va male, ci troveremo qui a tagliuzzare il bilancio. Il sindaco e’ assente, presente ai congressi di partito, ma latitante su delibere come questa, sta guidando una giunta squalificata in partenza, che vuole far tornare i conti per 20 giorni. Ritirate il provvedimento”. Foti ha poi chiesto con una mozione d’ordine di non proseguire nella discussione della delibera: la sospensiva della delibera è stata respinta a maggioranza.

“E’ veramente inaccettabile – aggiunge Mirta Quagliaroli del M5S – che i revisori dei conti abbiano dato parere positivo a questa delibera, perché manca l’effetto contabile dell’aumento dell’aliquota. Mi chiedo come sua stato possibile in settembre deliberare gli equilibri di bilancio, quando adesso dobbiamo approvare un documento per racimolare 2 milioni di euro. Mi sembra una manovra disperata per evitare il dissesto”.

Critiche anche da Marco Tassi (Pdl): “In un momento storico come questo è rischioso – approvare una delibera che, se va bene è solo un gesto di protesta, ma se va male per noi è un grave problema. In questo momento il Comune avrebbe dovuto aiutare il cittadino”. Andrea Gabbiani del M5S chiede il ritiro del provvedimento: “Non abbassiamoci a compromessi. Mi dichiaro pronto a compiere una vera azione dimostrativa contro i continui tagli alle amministrazioni”. Giulia Piroli del Pd ricorda che “con questo documento non si porta a nessun aumento a carico dei cittadini, ma si punta ad avere un rimborso maggiore da parte dello Stato rispetto alla quota da corrispondere agli enti locali. Nonostante il Comune abbia approvato il proprio bilancio prima di altri Comuni, adesso ci troviamo nelle condizioni di incertezza per quanto riguarda la propria programmazione. Questo provvedimento va letto come atto di protesta forte contro il Governo”.

Attacco anche da Massimo Polledri della Lega Nord: “Piacenza si espone a un’operazione ridicola, perché quando nei bilanci si inizia a scrivere aliquota al 6 per mille è difficile tornare indietro. Alla consigliera Piroli faccio però notare che è il suo partito ad aver approvato i provvedimenti che hanno portato a questa delibera”. Polledri ha quindi presentato un ordine del giorno affinché negli atti successivi la Giunta “decida di reintrodurre sgravi sulle imposte per famiglie con figli, residenti a Piacenza da almeno 5 anni”.

Stefano Borotti del Pd: “Ci troviamo di fronte a un provvedimento amministrativo che agirà in qualche modo ai danni dei cittadini, ma si sta cercando di arrivare a una riforma di questa imposta. In ossequio a un principio che cerchiamo tutti di rispettare, ossia di distinguere tra politica e vita amministrativa, questo provvedimento e’ molto al limite e vanno a mettere le mani in settori molto delicati. Quindi io dichiarò la mia perplessità su questo documento, pur condividendone lo spirito. Siamo vicini a una zona rossa della vita amministrativa e delle esigenze dei cittadini. Ci tenevo a manifestare però questa mia perplessità, e chiedo che venga illustrato al meglio ai cittadini: per loro non comporterà nessun aggravio”.

“Non credo assolutamente che tra qualche tempo ci troveremo nelle condizioni di approvare una delibera – dice Filiberto Putzu del gruppo misto – che abbassi la aliquota dell’Imu’. Chiede il ritiro del provvedimento anche Paolo Garetti (Lista Sveglia): “Si cerca di tappare dei buchi con bizantinismi non applicabili a una trattativa in ambito privato. Si poteva forzare il patto di stabilità, ci sono dei precedenti”.

LA PROTESTA DEL COMITATO PER IL PARCO DELLA PERTITE – Manifestazione all’esterno di Palazzo Mercanti del comitato per il parco della Pertite durante la seduta di consiglio comunale. Il comitato protesta contro l’Amministrazione comunale accusata di immobilismo e di non aver mantenuto le promesse sul futuro dell’area ex Pertite.

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