Banche, a Piacenza impieghi in calo. Crescono i depositi (+7,3%)

I dati relativi al settore del credito al 30 giugno scorso, resi disponibili dalla Banca d’Italia. Dato particolarmente significativo è quello delle sofferenze che hanno raggiunto a Piacenza il livello record del 10% degli impieghi

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Un contributo alla lettura della situazione economica provinciale attuale è sicuramente fornito dai dati relativi al settore del credito al 30 giugno scorso, resi disponibili dalla Banca d’Italia. Il primo elemento che si nota è la rinnovata riduzione degli impieghi (da 7.624 a 7.423 milioni di euro tra la fine del 2012 ed il 30 giugno 2013), accompagnata da un incremento dei depositi (passati da 6.786 milioni di euro a 6.865 milioni di euro nello stesso arco temporale). Se al dato del risparmio bancario si somma quello postale la somma diventa pari a 7.147 milioni di euro.

Questo diverso andamento ha così portato ad una contrazione nel rapporto tra impieghi e depositi bancari: il valore del 108,1% è infatti quello più basso in assoluto se si considera l’arco temporale che va dal 2001 alla fine di giugno 2013. La riduzione di questo indicatore non contrassegna solo il territorio piacentino, ma è fuori di dubbio che il rapporto mantiene un valore più elevato nelle province confinanti (e quindi descrive un maggiore ricorso al credito bancario).


La variazione tendenziale (giugno 2012-giugno 2013) degli impieghi a Piacenza è negativa per 4,3 punti percentuali mentre quella dei depositi vede segno positivo e valore di 7,3 punti percentuali
. Spacchettando i due aggregati finanziari per settore (aministrazioni pubbliche, famiglie e imprese private) se ne ricava un andamento comune, ovvero la crescita generalizzata dei depositi e la riduzione altrettanto generalizzata del credito accordato.

Un altro dato particolarmente significativo è quello delle sofferenze che hanno raggiunto a Piacenza il livello record del 10% degli impieghi. L’evidenza di questo parametro fa comprendere almeno in parte  ’atteggiamento prudenziale degli istituti di credito nella valutazione delle richieste di finanziamento.

Il parametro si muove in salita anche negli altri territori ma Piacenza risulta primeggiare tra le province di confronto. Il sistema bancario ha in corso da tempo un processo di ristrutturazione finalizzato a ridurre la struttura dei costi; uno dei segnali è la riduzione del numero di sportelli attivi: se nel 2007 si era arrivati alla maggiore capillarità con 227 sportelli, alla fine di giugno questo numero era sceso a 216. Anche in questo caso ciò che avviene a Piacenza è parimenti ciò che succede nelle altre realtà territoriali.

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