Minacce alla ex, subito applicata a Piacenza la legge sul femminicidio foto

E’ quanto ha deciso il giudice nei confronti di un operaio 40enne, più volte denunciato nelle ultime settimane dalla ex, una 22enne di origine bulgara: non potrà più avvicinarsi all’ex compagna né comunicare in alcun modo con lei

Continue minacce, appostamenti, sfociati in vere e proprie aggressioni fisiche. Adesso non potrà più avvicinarsi all’ex compagna né comunicare in alcun modo con lei, pena l’arresto. Primo provvedimento a Piacenza dopo l’approvazione della legge sul femminicidio: è quanto ha deciso il giudice nei confronti di un operaio 40enne, più volte denunciato nelle ultime settimane dalla ex, una 22enne di origine bulgara.

Il primo esposto della giovane risale al luglio scorso, dopo le ripetute minacce da parte dell’uomo. Secondo quanto riferito dalla polizia, poco dopo la nascita del loro figlio, la relazione tra i due si era interrotta: la 22enne aveva infatti scoperto che il compagno, residente in un’altra provincia, aveva già una propria famiglia con altri bambini.

Una situazione che aveva innescato le prime liti: l’uomo, pur non avendo riconosciuto il neonato, avrebbe preteso di vederlo nonostante il parere contrario della madre. Da qui una lunga serie di minacce che il 40enne avrebbe rivolto contro l’ex e lo stesso bimbo, insieme a continui appostamenti, sms e mail. La vittima, esasperata, nel giro di poche settimane ha presentato due querele contro di lui. Nulla è però cambiato, anzi: una decina di giorni fa, l’uomo l’avrebbe affrontata mentre la ragazza stava accompagnando il bimbo all’asilo, aggredendola e costringendola alle cure del pronto soccorso con alcuni giorni di prognosi.

L’ennesimo episodio che ha spinto il pubblico ministero a chiedere al gip nei confronti del 40enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e del divieto di comunicare con lei. “Si tratta del primo provvedimento applicato a Piacenza dopo l’approvazione definitiva del decreto sul femminicidio avvenuta nei giorni scorsi” – spiega la dottoressa Maria Pia Romita, dirigente della divisione anticrimine della questura che si è occupata della vicenda in sinergia con i servizi sociali. Ora l’uomo, denunciato per minacce e lesioni, dovrà rimanere ad almeno 200 metri dalla ragazza, pena con la nuova legge l’arresto.