Imu prima casa, se si paga la rata di dicembre sarà più cara del 2012

Ma l’assessore al Bilancio Pierangelo Romersi afferma che se il Governo non abolirà l’Imu, si tornerà all’aliquota del 2012 cancellando il recente aumento deliberato in consiglio comunale di Piacenza

La copertura dell’abolizione della seconda rata Imu sulle abitazioni principali sta creando problemi (come dimostrano le parole del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni), che potrebbero dare vita a una situazione paradossale se il governo decidesse di far pagare il tributo: nei Comuni – come quello di Piacenza – che hanno deliberato un aumento delle aliquote rispetto al 2012, per pagare solo la seconda rata 2013 i contribuenti finirebbero per sborsare di più di quanto versato lo scorso anno per l’intero balzello.

Palazzo Mercanti ha infatti previsto di portare l’aliquota sull’abitazione principale dallo 4,8 per mille del 2012 al 6 per mille il massimo consentito dalla legge – del 2013. Lo scopo è incrementare i trasferimenti statali a casse comunali esangui ed è la medesima operazione che stanno compiendo molti altri Comuni. 

Come ricorda anche il Corriere della Sera, la seconda rata dell’Imu è pari al totale dovuto per l’anno detraendo l’importo pagato per la prima rata. La rata di giugno di quest’anno non è stata pagata, ma secondo le disposizioni doveva essere la metà dell’importo versato lo scorso anno e non il 50% dell’importo dovuto per il 2013 (impossibile a determinarsi perché non c’erano le delibere) e quindi dove il Comune decidesse un aumento di aliquota l’importo dovuto per il 2013 non sarebbe la metà dell’intera imposta ma una cifra più alta.

Romersi: “Se il governo non coprirà la seconda rata Imu, torneremo all’aliquota 2012” – Da registrare le parole rassicuranti dell’assessore al Bilancio del Comune di Piacenza Pierangelo Romersi che dichiara la disponibilità a tornare indietro rispetto all’aumento dell’Imu sulla prima casa deliberato nei giorni scorsi. “Abbiamo preso l’impegno a non far gravare sui cittadini l’eventuale mancato impegno del Governo per la copertura della seconda rata Imu, se non arriveranno i soldi, torneremo all’aliquota del 2012 e troveremo le risorse necessarie a chiudere il bilancio intervenendo su altre voci”.