Taglio del nastro per il Centro parrocchiale di Pittolo foto

Una folla delle grandi occasioni quella che si è radunata domenica 24 novembre, a Pittolo, per l'inaugurazione del centro civico parrocchiale delle comunità di Pittolo La Verza

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Una folla delle grandi occasioni quella che si è radunata domenica 24 novembre, a Pittolo, per l’inaugurazione del centro civico parrocchiale delle comunità di Pittolo La Verza. Il centro, limitrofo alla chiesa, è stato dedicato a Don Giovanni Savi compianto parrocco di Pittolo a cui si è succeduto Don Gino Costantino che ha portato avanti il progetto.

Il grande salone della struttura è stato intitolato a Renata Signaroldi, moglie di Alberto Squeri, venuta a mancare circa otto mesi orsono, la quale ha sempre dimostrato grande impegno per la parrocchia come educatrice amata da tutta la comunità, che ieri ha voluto onorarla con una grande e commossa presenza.
A celebrare la messa il Vescovo mons. Gianni Ambrosio e il parrocco della comunità.

In prima fila le maggiori autorità locali dal sindaco Paolo Dosi che ha eseguito il cosnueto taglio del nastro e la scoperta della targa dedicata a Don Giovanni Savi insieme al Presidente della provincia Massimo Trespidi e al prefetto Antonino Puglisi. Presenti anche il Presidente della camera di commercio Giuseppe Parenti, il presidente della fondazione di Piacenza e Vigevano Francesco Scaravaggi, l’asssessore Pierangelo Romersi, il presidente dell Banca di Piacenza Luciano Gobbi, la comandante della polizia municipale Renza Malchiodi e il presidente del consiglio comunale Claudio Ferrari.

Alla cerimonia hanno voluto presenziare anche l’ex sindaco Roberto Reggi e l’ex Presidente della Fondazione Giacomo Marazzi.

Alberto Squeri, uno dei principali promotori e artefici del progetto, insieme a Don Gino Costantino, ha voluto sottolineare che la struttura sarà un centro davvero aperto a tutti e più che un oratorio ha lo scopo di esssere una vera e propria casa di aggregazione, proprio come avrebbe voluto la signora Renata.

Momento toccante della cerimonia quando Eleonora Squeri, la figlia più grande, ha voluto ricordare la madre e ringraziare tutti i presenti per l’affetto dimostrato. A seguire insieme a Don Gino è stato tolto il drappo che svelava la targa in memoria di Renata Signaroldi.

Molto emozionati anche i parenti di don Giovanni, senza il quale, come ha ricordato lo stesso Alberto Squeri, non sarebbe stato possibile far nascere questa bella e innovativa struttura.

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