Sopravvivere alla Shoah. La storia di Carlo Abenaim foto

Una mattinata per non dimenticare. Gli studenti delle scuole piacentine, oggi all’Auditorium Sant’Ilario in occasione della Giornata della Memoria, infatti, hanno avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza di Umberto Abenaim

Una mattinata per non dimenticare. Gli studenti delle scuole piacentine, oggi all’Auditorium Sant’Ilario in occasione della Giornata della Memoria, infatti, hanno avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza di Umberto Abenaim. É stata una testimonianza sentita e toccante che ha acceso i riflettori sulla vita di suo padre, Carlo, miracolosamente scampato alle persecuzioni fasciste e naziste a causa delle quali hanno trovato, invece, la morte i componenti della sua famiglia.

Dopo i saluti del sindaco Paolo Dosi (che ha rimarcato l’importanza di non dimenticare), é intervenuto il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza, Carla Antonini. “L’antisemitismo europeo é vecchio come l’Europa – ha spiegato la Antonini – ma divenne particolarmente crudele ed ideologico, con il nazismo ed il fascismo”. L’antisemitismo fascista, in particolare, affondò le radici in quello cristiano (che puntava, peró ad isolare gli ebrei nei ghetti e non ad eliminarli) e nel razzismo colonialista. “Nel 1938 – ha sottolineato – le leggi razziali hanno fatto sí che gli ebrei venissero espulsi dalle professioni con l’obiettivo di non farli sentire cittadini”. A questo – ha spiegato la Antonini – si aggiunse, negli anni successivi, la requisizione di beni. Poi, dalla “discriminazione dei diritti” si passó a quella con “filosofia tedesca” secondo la quale gli ebrei andavano eliminati. “Fu facile individuarli – ha spiegato -, nel censimento del 1931, infatti, veniva indicata la religione delle persone”. La storia di quegli anni fu terribile: furono numerosissimi gli ebrei trasportati a Fossoli e, da lì, nei campi di concentramento in Germania dove trovarono la morte. “La storia – ha concluso la Antonini – ha in sé anche elementi di generosità: furono tanti gli italiani che combatterono nella Resistenza. Tanti quelli che nascosero, anche a rischio della vita, gli ebrei salvandoli da morte certa”.

Umberto Abenaim ha, poi, raccontato la storia del padre Carlo LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO 

La conferenza è stata bruscamente interrotta a causa di un allarme bomba. Una valigia, ritrovata all’ingresso dell’Auditorium Sant’Ilario, ispezionata dagli uomini della Digos, si è poi rivelata vuota. LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO

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