Prezzi case, Confedilizia: “Enorme distanza tra aste e valori Omi”

"La distanza - spiega l’associazione - è sempre più profonda tra la realtà del mercato immobiliare che non attira più compratori e investitori, e i valori minimi e massimi dell’Omi, utilizzati anche ai fini fiscali"

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“La crisi del settore immobiliare ha creato un abisso tra i prezzi di vendita delle case nelle aste e quelli stimati e aggiornati ogni sei mesi dall’Omi, l’osservatorio del mercato immobiliare curato dall’Agenzia delle Entrate”. La denuncia arriva da Confedilizia Piacenza. “La distanza è sempre più profonda tra la realtà del mercato immobiliare che non attira più compratori e investitori, e i valori minimi e massimi dell’Omi, utilizzati anche ai fini fiscali”.

“Nella nostra città ad esempio – spiega l’associazione – un appartamento di 70mq nella categoria A/3 nella zona di Via Leonardo Da Vinci, se per il Fisco dovrebbe valere almeno 72.600,00 euro (il prezzo minimo, ma che nel migliore dei casi potrebbe valere anche 96.000,00 euro), nel mercato delle aste è stato svenduto circa per la metà, per precisione a 37.000,00 euro”. IN ALLEGATO LA TABELLA DI CONFRONTO

“E ancora – proseguono – un immobile di categoria A/2 di 95 mq circa con autorimessa (C/6) di circa 12 mq siti in Via Boselli, aggiudicati all’asta complessivamente per 54.000,00 euro, secondo l’Omi dovrebbero valere addirittura non meno di 159.000,00 euro. E i casi simili sono innumerevoli, come emerge anche da uno studio dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza che ha fotografato la situazione locale (così come aveva già fatto la Confedilizia centrale su scala nazionale), raccogliendo alcuni casi reali di appartamenti aggiudicati all’asta recentemente in una apposita tabella di raffronto con i valori minimi e massimi stabiliti dall’Omi per unità immobiliari analoghe per caratteristiche ed ubicazione, tabella che ha reso pubblica”.

“Tale situazione – osserva la locale Confedilizia – crea non poche preoccupazioni in merito all’eventualità che per la formazione del nuovo Catasto vengano presi in considerazione appunto i valori Omi, così distanti dalla reale situazione del mercato. Nella quasi totalità dei casi presi in esame infatti il prezzo dell’asta si è rilevato notevolmente più basso di quello suggerito dal Fisco, del resto – rileva la Confedilizia – la stessa Agenzia delle Entrate sul sito dell’Omi precisa che i valori pubblicati non sono stime vere e proprie ma riferimenti di larga massima e inoltre anche la recente giurisprudenza tributaria non li considera più come automatici”.

“In conclusione l’Associazione Proprietari Casa insiste nel sostenere che tali valori, per gli ovvi motivi sopra specificati, non possono e non devono diventare di riferimento nell’ottica di riforma del Catasto, perchè non rappresentano la reale situazione del mercato immobiliare.

TABELLA CONFRONTO

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