“Situazione scorretta – scrive Putzu – da una parte per l’azione in sè (presumibilmente nessuna autorizzazione e palese violazione delle regole) dall’altra nei confronti di chi per lavoro svolge la propria attività rispettando le leggi e pagando tasse salate. Tasse che non sono solo fisco e previdenza, ma anche autorizzazione fitosanitaria, requisiti del punto vendita, luce-gas-telefono, assicurazione…E ancora tasse per occupazione suolo pubblico e tassa sui rifiuti (vera batosta con i recenti aumenti della TARES anche a Piacenza)”.
“Ma il “povero” venditore abusivo tutto questo lo rispetta? La risposta è chiaramente no. Ecco un caso di “razzismo al contrario”.