Attenti alle truffe, nuovo opuscolo per gli anziani foto

All’interno una raccolta dei raggiri più frequenti messi in atto dai malviventi e le raccomandazioni per non cadere nei loro tranelli. La pubblicazione, curata dal commissario Pietro Ricci, è arricchita dalle illustrazioni, per ciascun caso trattato, dell’ispettore Paolo Carbone

Dal classico “pacco”, ai finti tecnici o appartenenti alle forze dell’ordine, fino ai raggiri online. Casi di truffa, messi in atto con sempre maggiore frequenza anche a Piacenza, che vedono tra le vittime preferite dei malviventi persone anziane.

Proprio a loro è rivolto l’opuscolo realizzato dalla questura di con il contributo della Banca di Piacenza. Circa 1500 copie, disponibili in tutte le filiali di città e provincia della banca (oltre che sul sito www.bancadipiacenza.it) e durante gli incontri antitruffa organizzati periodicamente dalla questura: all’interno una raccolta dei raggiri più frequenti messi in atto dai malviventi e le raccomandazioni per non cadere nei loro tranelli. La pubblicazione, curata dal commissario Pietro Ricci, è arricchita dalle illustrazioni, per ciascun caso trattato, dell’ispettore Paolo Carbone.

“Un modo per fare prevenzione – ha spiegato il questore Calogero Germanà, intervenuto alla presentazione dell’opuscolo con il vice questore Maria Elisa Mei e il capo di gabinetto Stefano Vernelli – in particolare ci rivolgiamo a quella fascia di cittadini vittime predilette dei truffatori”.

Diversi i casi analizzati all’interno dell’opuscolo, dalla truffa dello specchietto, al finto controllo del numero di serie delle banconote, fino ai finti pagamenti richiesti alla vittima per presunti debiti contratti dai suoi familiari. In situazioni analoghe spesso a risultare decisivo è stato l’intervento degli impiegati delle banche dove le persone truffate si recavano a ritirare la cifra richiesta.

“I nostri cassieri sono piccole sentinelle – ha sottolineato il vice direttore della Banca di Piacenza Pietro Coppelli – conoscendo bene la propria clientela, è capitato che i cassieri, insospettiti ad esempio da persone che ritiravano somme anomale, siano riusciti a sventare raggiri ormai riusciti”.