Le Rubriche di PiacenzaSera - Camminate piacentine

Camminate Piacentine: escursione sul Rio Cassa e Rio Vergaro foto

Ritorna la seguitissima rubrica che PiacenzaSera.it dedica agli amanti delle escursioni. E’ disponibile nelle librerie il volume, che raccoglie le escursioni proposte lo scorso anno

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Ritornano le Camminate Piacentine con una nuovo proposta della seguitissima rubrica che PiacenzaSera.it dedica agli amanti delle escursioni. Vi ricordiamo che è disponibile nelle librerie e nel negozio di Officine Gutenberg (Via Scalabrini 116/b) a Piacenza il secondo volume, pubblicato da Edizioni Codex10, che raccoglie le nuove escursioni proposte da PiacenzaSera.it.



Rio Cassa e Rio Vergaro

Lungo tutto il margine pedeappenninico piacentino da Ziano a Bacedasco una fascia di bassi rilievi realizza il collegamento tra l’ambiente collinare e la pianura padana, in corrispondenza dello sbocco in quest’ultima dei torrenti appenninici.

Questo territorio è caratterizzato da una morfologia dolce, che si articola in una serie di ripiani declinanti verso nord, a raccordarsi gradualmente al piano; sono terrazzi fluviali modellati nei sedimenti alluvionali più antichi portati a valle dai corsi d’acqua, rispetto ai quali oggi appaiono sopraelevati.

Le sommità pianeggianti di tali alture si allungano al livello al quale anticamente si distendeva la pianura, e sono state disegnate dall’approfondimento dei fiumi principali, che hanno scavato i depositi ghiaiosi sui quali in precedenza scorrevano. Successivamente, i costoni sono stati incisi dal reticolo dei ruscelli minori, che hanno formato una serie di valli secondarie separate da crinali, da sempre frequentati dall’uomo e oggi fortemente trasformati dalle attività agricole.

Se infatti le scarpate di queste “vallecole” sono spesso ricoperte dai boschi, le superfici più piatte sono state colonizzate fin dall’antichità, e diventate sede di insediamenti abitativi e di coltivazioni anche di pregio, come vigneti e frutteti. Molti toponimi terminanti con il suffisso latino –anus  richiamano i nomi dei fondi agrari di età romana:  Momeliano, Pigazzano, Ancarano, Veano, Bicchignano, per rimanere tra Luretta, Trebbia e Nure.

Alla scarsa capacità del terreno, a forte matrice ghiaiosa e sabbiosa, di trattenere l’acqua piovana, gli agricoltori da sempre hanno supplito realizzando bacini artificiali a scopo irriguo, che spesso assumono l’aspetto di veri e propri laghetti; attorno a questi invasi è cresciuta spontaneamente una vegetazione eterogenea, di tipo ripariale e acquatica, che conferisce loro un significativo valore ecologico-ambientale.


La passeggiata prende inizio nel centro abitato di Rivergaro a 140 mt slm e a 16 km da Piacenza
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Il tracciato ha una lunghezza di circa 13 km, di cui 5.5 su asfalto; è contrassegnato per buona parte dai segnavia bianco-rossi del CAI (102 e 001) e ha un dislivello complessivo di circa 330 mt; raggiunge la quota massima nei pressi di Monte Romola a mt 351 slm e può essere percorso in circa 3 ore, al netto delle soste. L’itinerario è privo di pericoli e quindi adatto ai bambini; le quote modeste consentono la passeggiata anche in autunno e in inverno, con la prima neve, mentre il caldo può essere eccessivo nelle ore più afose delle giornate estive.

DESCRIZIONE
Dal centro di Rivergaro ci si incammina lungo via Roma in direzione nord; raggiunta la frazione di Diara si attraversa la provinciale “del Bagnolo” per Ponte dell’Olio e si imbocca via della Donzella.

Ancora un km e si abbandona la strada asfaltata seguendo la segnaletica CAI lungo una carrareccia a fondo naturale che sale nel bosco. Raggiunto in breve un ripiano occupato da un vigneto, la vista si apre sul corso del fiume Trebbia: sulla sponda destra si riconosce la chiesa di Pieve Dugliara, su quella opposta il bosco di Croara sovrasta il castello di Rivalta. Oltrepassata la cascina abbandonata di Rodina il sentiero porta a risalire il ciglio di un invaso irriguo, di forma regolare, le cui sponde sono occupate da una fitta vegetazione igrofila.

Si prosegue quindi in leggera discesa fino a sfiorare la località della Donzella, quindi si seguono i segnavia fino al corso del rio Cassa; lo si supera e si svolta immediatamente verso destra ad imboccare un sentiero in leggera salita, che corre all’ombra del bosco e costeggia quasi subito un altro lago dalla forma allungata. Superate le abitazioni di Cassa di Sotto e di Sopra si prosegue sul limitare del bosco, in direzione parallela al rio che scorre oltre le radure e i campi coltivati.

Una decisa svolta a gomito verso destra porta a raggiungere e attraversare il ruscello, oltre il quale il cammino continua in decisa salita, fino ad un crinale molto panoramico: verso destra si individuano Cà dei Negri e Cà dei Dolci, con Monte Romola sullo sfondo; verso sinistra è ben visibile il viale alberato che porta al Collegio Alberoni e alla chiesa di Veano.

Raggiunta la strada asfaltata si imbocca verso Rivergaro la provinciale “del Bagnolo” in località La Cà; dopo una decina di min si percorre la costa panoramica tra Bassano e Monte Romola, dalla quale il panorama si apre verso la val Trebbia, da Pigazzano fino ai monti che cingono l’alta valle; in primo piano il castello di Montechiaro. Meno di dieci min di cammino portano ad un altro bivio, ben segnalato: si lascia la strada asfaltata e ci si inoltra a sinistra tra i campi lungo uno stradello sterrato, in direzione di Casa del Bosco.

Poco dopo il sentiero entra tra gli alberi e scende ad attraversare la vallecola del rio Vergaro che nonostante la vicinanza al centro abitato presenta notevoli e inattese caratteristiche ambientali; guadato il ruscello si risale il versante opposto fino a raggiungere le case della Taccella, nei pressi del pensile dell’acquedotto. Ancora 20 min di cammino in discesa nell’abitato e lungo il sentiero del fontanino dedicato alla Madonna delle Grazie riportano al punto di partenza.

Achille Menzani

NOTIZIE UTILI
Nel centro di Rivergaro si trovano numerosi esercizi pubblici, ristoranti e supermercati; lungo il percorso si incontrano l’agriturismo “La Cà” (tel. 0523-958804) http://www.agriturismolaca.it/ quindi l’osteria “Ristoro del Bagnolo” (tel. 0523-958600) http://osteriailristorodelbagnolo.weebly.com/ e l’agriturismo Miranti (tel. 0523-952339) http://www.miranti.it/.

La mappa

La scheda

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