Crescono le frodi creditizie in Emilia. 99 casi a Piacenza nel 2013

Più di 1.450 casi nel 2013. Bologna e Modena le province più colpite, con oltre 250 casi ciascuna; Ferrara l’incremento più consistente (+71%). Piacenza la provincia meno colpita

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26.000 frodi creditizie rilevate nel 2013, con un incremento del +8,3% rispetto all’anno precedente e perdite economiche che sfiorano i 162 milioni di euro. Questi i dati principali emersi dell’ultima edizione dell’Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie, che fotografano un fenomeno purtroppo in costante crescita anche perché il ladro di identità può riuscire a reperire fondi in maniera molto meno rischiosa rispetto, per esempio, alle rapine in banca.

Nello specifico, le frodi creditizie – ovvero quegli atti criminali che si realizzano mediante furto di identità e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – pesano sempre di più sul credito al consumo: infatti, malgrado la crisi e la conseguente contrazione dei volumi sia della domanda di finanziamenti sia del credito erogato alle famiglie italiane, le frodi creditizie non hanno visto arrestare la dinamica di costante aumento e, al contrario, la loro incidenza sul numero di finanziamenti erogati ha fatto registrare un ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti.

EMILIA ROMAGNA – Degli oltre 26.000 casi rilevati sull’intero territorio nazionale, 1.452 si sono verificati in Emilia-Romagna, che si è posizionata al 7° posto di questa poco invidiabile classifica, in crescita di una posizione rispetto al ranking 2012. Nello specifico, Bologna ha ottenuto il primato della regione, con 296 frodi creditizie, seguita da Modena, con 264 casi, Reggio Emilia (175) e Parma (147).

Le province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna contano invece circa 120 casi ciascuna, seguite a breve distanza da Ferrara, con 113 casi. Quest’ultima provincia, però, è quella che in regione ha fatto segnare l’incremento più eclatante, con un +70,7% rispetto alla precedente rilevazione. All’estremo opposto della classifica si colloca Piacenza che, con 99 casi, è risultata la provincia dell’Emilia-Romagna meno colpita.

Il profilo delle vittime
L’analisi di CRIF sulla distribuzione delle frodi per sesso delle vittime evidenzia che quasi i due terzi (il 62,6% del totale, per la precisione) sono uomini. Nel corso del 2013 si registra, però, una sensibile crescita delle donne vittime di frode, con un +8,2% rispetto al 2012. Osservando invece la distribuzione delle frodi per classi di età, in linea con quanto era stato rilevato anche nel corso del 2012 la fascia nella quale si rileva il maggior incremento percentuale è quella degli under 30 (+26,1% del totale, seppur in calo rispetto al corrispondente periodo 2012). La classe di età che tuttavia ha fatto registrare il maggior incremento è quella tra i 51 e i 60 anni (+9,2%, con una quota pari al 14,9% del totale), seguita dagli over 60 (con un +6,0%).

Le tipologie di finanziamento oggetto di frode
Per quanto riguarda le tipologie di finanziamento oggetto di frode, dall’Osservatorio di CRIF emerge che i prestiti finalizzati continuano ad assorbire la quota preponderante, con l’81,2% dei casi totali (+1,2% rispetto al 2012). L’incremento più consistente, però, è quello rilevato sulle carte a saldo, con un +64,4% rispetto al 2012, seppur su un numero di casi ancora marginale (pari solo all’1,6% del totale). Un calo drastico, invece, riguarda i casi rilevati sui mutui (-87,5% rispetto al 2012) e quelli sui contratti di leasing (-32,6%).

Relativamente alla tipologia di frodi rilevate, anche per il 2013 l’Osservatorio CRIF  segnala come il fenomeno del furto di identità riguardi sempre più spesso cambiali e assegni emessi a nome altrui, assumendo proporzioni assolutamente rilevanti per numero di casi e importi.
 

La distribuzione per fasce di importo
Analizzando l’entità dei crediti ottenuti fraudolentemente, anche nel corso del 2013 emerge la predominanza dei piccoli importi (i cosiddetti small ticket): in linea con l’anno precedente, infatti, il 41,9% dei casi totali riguarda frodi di importo inferiore ai 1.500 Euro (-0,6% rispetto al 2012) in virtù del fatto che, specie se erogati non allo sportello ma presso  esercenti e punti vendita, sono quelli che tipicamente si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati.
Al contempo, però, l’Osservatorio CRIF mette in evidenza come il 26,0% dei casi rilevati abbia riguardato importi superiori ai 10.000 euro, con un incremento del +5,3% per la fascia compresa tra i 10 e i 20.000 Euro e del +12,6% per quella oltre i 20.000 Euro.


I tempi di scoperta

I tempi di scoperta delle frodi creditizie sono caratterizzati principalmente da due macrocategorie, con circa la metà dei casi che viene scoperto entro 12 mesi (il 52,5% per la precisione) e il restante 47,5% del totale negli anni successivi. Degno di nota il fatto che il 16,0% del totale viene scoperto addirittura dopo 4 anni o più.
Nel complesso si osserva una polarizzazione dei tempi di scoperta: sempre più spesso se la frode non viene alla luce nei primi mesi (ad esempio a fronte delle prime operazioni di sollecito di pagamento ricevute dal consumatore frodato) rimane nell’ombra molto a lungo, rendendo poi estremamente difficoltoso ricostruire il caso e ripristinare la reputazione creditizia della vittima.


I consigli di MisterCredit per proteggersi dal furto di identità in 10 tappe

Di seguito riportiamo un semplice e chiaro vademecum per ridurre il rischio di subire un furto di identità.

1.Hai ricevuto un’e-mail che richiede i tuoi dati personali o le tue credenziali d’accesso? Non rispondere
Se ricevi email in cui ti richiedono dati personali, username e password del servizio di home-banking o di collegarti al sito della banca per delle verifiche tecniche, non rispondere mai, anche se il mittente sembra essere davvero un istituto bancario o un ente. Ricorda, infatti, che una banca non ti chiederà mai via email le tue credenziali di accesso al servizio home-banking, gli estremi delle tue carte di credito o altre informazioni personali. Se hai un dubbio, contatta direttamente il tuo istituto.


2. Stai per comprare su un  sito di e-commerce? Controlla che sia attendibile e sicuro

Quando compri on line, ricordati di verificare sempre gli strumenti di sicurezza del sito. Prima di fornire gli estremi della tua carta, assicurati che la pagina su cui stai effettuando la registrazione o il pagamento sia contrassegnata dalla presenza di un lucchetto, caratterizzata dall’estensione “https” anziché “http”, visualizzabile nella barra degli indirizzi del browser di navigazione. Questi elementi indicano la presenza di un canale sicuro che ci consente di poter comunicare in sicurezza i tuoi dati, compresi quelli della tua carta di pagamento.


3. Distruggi tutta la documentazione che riporta i tuoi dati personali prima di cestinarla

Uno dei modi più utilizzati dai ladri d’identità per raccogliere informazioni personali sulla vittima è quello di rovistare tra i rifiuti (trashing) o impadronirsi della posta delle persone. Presta particolare attenzione, quindi, alla tua corrispondenza, agli estratti conto bancari e alle ricevute di pagamento che contengono numero e data di scadenza della tua carta.


4. Ti hanno chiesto una copia dei tuoi documenti? Attenzione agli occhi indiscreti

Spesso viene richiesto di lasciare copia dei propri documenti, ad esempio quando andiamo in albergo. È bene farlo solo se strettamente necessario e soprattutto se sei sicuro della serietà con cui vengono trattati i tuoi dati personali. Inoltre, in caso di variazione dell’indirizzo di residenza, comunica tempestivamente il tuo nuovo recapito alla tua banca e a tutti i soggetti con cui intrattieni rapporti. Se ritrovi, infine, un documento di cui avevi precedentemente denunciato il furto o lo smarrimento comunicalo all’ufficio di Polizia più vicino.

5. Prenditi cura della tua identità e della tua privacy sui social network
Molti utenti, navigando nei social network (come Facebook, Twitter, Linkedin, ecc…) non si preoccupano di proteggere i propri dati personali. Impara a gestire la tua identità digitale: quando ti iscrivi, utilizza una email personale e non quella di lavoro, non consentire al social network di memorizzare la tua password, imposta correttamente il livello di privacy sul tuo profilo, seleziona con attenzione foto, video e informazioni da pubblicare, utilizza la funzione di log out per uscire dal social network, una volta conclusa la navigazione.

6. Aggiorna sempre l’antivirus del tuo pc
Per salvaguardare la sicurezza dei tuoi dati è fondamentale tenere aggiornato il sistema antivirus del tuo computer. È importante, inoltre, dotarsi di un programma capace di controllare le comunicazioni che avvengono tra il computer e la rete, in modo da poter bloccare tempestivamente quelle non autorizzate. Questo programma è chiamato il firewall.


7. Tieni sotto controllo i movimenti del tuo conto corrente con l’home-banking

Oggi i sistemi di home-banking ti consentono di avere sempre a portata di click i tuoi conti, quindi approfittane per controllare frequentemente il tuo estratto conto e segnala subito alla tua banca eventuali transazioni che non riconosci.


8. Non perdere di vista la carta quando paghi con bancomat o carta di credito

Non perdere mai di vista la tua carta di credito e il tuo bancomat quando effettui i tuoi acquisti. Le frodi causate da utilizzi impropri delle carte di pagamento sono in forte aumento. Controlla che non ci siano manomissioni o anomalie nell’apparecchiatura del bancomat; non digitare i codici segreti sotto occhi indiscreti; non gettare le ricevute di pagamento che contengono numero e data di scadenza della carta; non perdere mai di vista la tessera (es. al ristorante). In caso di furto o smarrimento, contatta immediatamente le società emittenti per richiedere il blocco della carta. Inoltre, controlla sempre che le buste con cui la banca invia la tessera e, successivamente, il Pin siano integre ed originali e conserva i codici segreti della carta di credito e bancomat separatamente, evitando di tenerli nel portafoglio.

9. Non fornire le tue informazioni a sconosciuti
Ti sembrerà banale, ma non si parla solo di computer. Custodisci con cura le informazioni che ti riguardano e non lasciarti convincere a fornire i tuoi dati a persone che non conosci. Le informazioni non vengono sottratte solo accedendo ai PC, ma sfruttando il Fattore U (il Fattore Umano), ovvero convincendo e raggirando le persone per ottenerle, con o senza l’ausilio di strumenti tecnologici.


10. Comunica il cambiamento di indirizzo a interlocutori che potrebbero inviarti corrispondenza importante

In caso di variazione dell’indirizzo di domicilio comunica tempestivamente il tuo nuovo recapito agli istituti di credito, agli enti e agli organismi con i quali intrattieni rapporti per evitare che la corrispondenza venga intercettata da altri soggetti.

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