Maturità, lo scrittore Dadati “Temi letterari di minor interesse”

Abbiamo chiesto allo scrittore piacentino Gabriele Dadati un commento sulle tracce della maturità 2014. 

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Abbiamo chiesto allo scrittore piacentino Gabriele Dadati un commento sulle tracce della maturità 2014. 

A una prima occhiata, con le tracce di quest’anno capita quello che capita in genere con le tracce di maturità: a fianco di un ventaglio di tematiche centrali per l’oggi (la pervasività della tecnologia, le nuove responsabilità in ambito socio-economico, il rammendo delle periferie) o di peso per la riflessione sulla nostra storia recente (violenza e non violenza nel Novecento, confronto tra l’Europa del 1914 e quella del 2014), i temi di ambito letterario appaiono di minor interesse. L’indagine sulla tematica del dono o la poesia (piuttosto modesta) di un poeta che il tempo ha ridimensionato come Quasimodo non sono, secondo me, all’altezza. 

Inoltre c’è un retropensiero amaro: se si chiede a un ragazzo di 19 anni di parlare di tecnologie (che non è che siano proprio in programma…) è come se gli si dicesse “Ti riguardano, sono il tuo pane quotidiano”, e così con le periferie, con la responsabilità socio-economica. Il fatto che non si arrivi mai a introdurre l’attualità nei temi letterari, è la resa al fatto che agli studenti non viene chiesto di sapere cosa succede oggi nella produzione di libri in Italia. È come se si dicesse loro: “I libri mica riguardano la vostra vita fuori dalla scuola”.

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