Pollastri (Fi) “No alla soppressione delle guardie mediche”

Intervento del consigliere regionale Andrea Pollastri (Forza Italia) 

Intervento del consigliere regionale Andrea Pollastri (Forza Italia) 

Dopo quella sulla possibile prossima chiusura della Caserma dei Vigili del Fuoco di Bobbio, ecco un’altra protesta verso un progetto che rischia di creare molti disagi ai territori di montagna della nostra provincia: si tratta del piano di razionalizzazione delle guardie mediche avanzato dall’ASL e che la stessa sta portando avanti nonostante le preoccupazioni degli amministratori e della popolazione dei territori interessati. A sostenere le posizioni di questi ultimi torna il consigliere regionale Andrea Pollastri, che giudica “sbagliata” la decisione di eliminare 8 guardie mediche in provincia di Piacenza nelle aree più disagiate da un punto di vista di ubicazione geografica e morfologia territoriale.
 
“I gruppi di lavoro tra ASL e amministratori delle zone interessate non stanno portando ad alcuna soluzione – commenta Pollastri– Sembra, infatti, che si miri di più a convincere gli amministratori della bontà del progetto piuttosto che comprendere le loro motivazioni. Motivazioni che io ritengo profondamente giuste e concrete. L’eliminazione delle guardie mediche, primo presidio sanitario per i nostri territori di montagna, rende impossibile l’assistenza sanitaria 24 ore su 24 in molti comuni, frazioni e case sparse. Non credo che le case salute o il 118 – nonostante un eventuale rafforzamento delle loro strutture – siano in grado di intervenire in modo immediato in molti di questi territori”.
 
“Spiace constatare – continua il consigliere di Forza Italia – come, dietro la scusa della riduzione dei costi, si continui a spogliare il nostro territorio collinare e montano di presidi di assoluta necessità. Territori come Morfasso o Ferriere, per fare un esempio, che hanno una percentuale di popolazione anziana elevata e che nei periodi estivi sono raggiunti da migliaia di villeggianti, non possono non poter contare su un servizio di assistenza domiciliare continuativa”.
 
“Ho più volte sostenuto – conclude Pollastri – questa posizione nei confronti della Regione Emilia-Romagna, ma sia le risposte resemi dall’Assessore Lusenti sul tema, sia le ultime notizie che giungono dai confronti tra ASL e territorio, mi fanno temere per una decisione già definitiva e che, ancora una volta, passa sopra la testa delle persone, soprattutto quelle più in difficoltà”.  

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