Sentinelle/i: dopo le manifestazioni continua il confronto a distanza foto

Dopo le due manifestazioni contrapposte delle "Sentinelle in piedi" e dei "Sentinelli" in centro a Piacenza prosegue il confronto di idee tra gli organizzatori che in tema di diritti civili e riconoscimento delle coppie omosessuali

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Dopo le manifestazioni contrapposte delle “Sentinelle in piedi” e dei “Sentinelli” sabato pomeriggio in centro a Piacenza, che ha vissuto sotto i portici di Piazza Duomo un momento di tensione, prosegue il confronto di idee tra gli organizzatori che in tema di diritti civili e riconoscimento delle coppie omosessuali la pensano in maniera opposta.

Di seguito il comunicato delle “Sentinelle in piedi”, la lettera di Davide Bombini (copromotore della manifestazione dei “Sentinelli” in piazza S. Antonino), il comunicato del circolo L’Atomo e la posizione dell’Unione degli Studenti, che hanno sostenuto il contro sit in dei “Sentinelli”.  

LE SENTINELLE IN PIEDI – Sabato in Piazza Duomo a Piacenza si è svolta una veglia delle Sentinelle in Piedi alla quale hanno partecipato 250 persone. Tale appuntamento, denunciato regolarmente alla Questura, è stato contestato da una contromanifestazione organizzata dai cosiddetti “sentinelli”, a cui hanno preso parte membri di associazioni Lgbt e di Piacenza Antagonista. Tale iniziativa, stando al volantino che è stato distribuito in piazza, non è stata organizzata per contestare il messaggio delle Sentinelle in Piedi, ma le Sentinelle in quanto tali, additate come fasciste. È quantomeno curioso che chi accusa di fascismo, scenda in piazza per impedire l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, ossia di esprimere e manifestare pubblicamente le nostre idee.

Le Sentinelle in Piedi non hanno mai contestato alcuna iniziativa altrui; nella nostra città ne è stato un esempio quanto successo la settimana scorsa, dove l’evento organizzato dall’Atomo di Piacenza in via XX settembre si è svolto regolarmente, esattamente il contrario di quanto accaduto il 6 dicembre in Piazza Duomo. Ci chiediamo quindi chi siano i veri discriminati: quelli che scendono in piazza in silenzio o quelli che insultano? Quelli che combattono per la libertà d’espressione o quelli che la vogliono negare? Coloro che riducono la persona a una tendenza o coloro che affermano che ogni essere umano sia molto più di questo?

In questa giornata lo svolgimento della veglia delle Sentinelle in Piedi è stato garantito dalla presenza delle forze dell’ordine che ringraziamo di cuore.
Quanto è successo denota che la mobilitazione delle Sentinelle in Piedi è sempre più necessaria, poiché siamo di fronte, ancora una volta, a un tentativo di impedire alle persone di esprimere la propria opinione. Per questi motivi un grazie particolare va a le 250 sentinelle che hanno scelto di spendere un’ora del loro tempo, nonostante il freddo e le provocazioni, per sostenere liberamente ciò in cui credono.
Ribadiamo che le Sentinelle in Piedi sono un movimento pacifico, apartitico e aconfessionale che contesta ogni forma di violenza e che rifiuta ogni etichettatura di essere contro a qualcuno, ribadiamo di avere un unico nemico che è la menzogna.     

LA LETTERA DEL PROMOTORE DELLA MANIFESTAZIONI DEI SENTINELLI – Sono Davide Bombini, co-promotore della manifestazione contro l’omofobia di sabato pomeriggio in Piazza Sant’Antonino, regolarmente segnalata alla questura di Piacenza. Vorrei rispondere a titolo personale alle sconcertanti falsità contenute nel comunicato delle sentinelle in piedi pubblicato da voi.
Leggo con simpatia il tentativo di addossare ai contestatori delle sentinelle il clima di violenza costituitosi sabato in Piazza Duomo. Le sentinelle in piedi si mascherano da difensori della libertà d’espressione, purché ci si esprima come loro, purché si sia in linea col loro pensiero, purché si sia pronti a difenderlo senza se e senza ma, accettando le aggressioni fisiche compiute dai neofascisti nello “loro” spazio, nella “loro” piazza.

È caduta la maschera di “pacifici ed educati”, le sentinelle in piedi sono aggregatori di violenza e intolleranza.

Non ho letto alcuna dichiarazione di condanna nei confronti di quel ragazzo che ha colpito in volto il consigliere comunale Pallavicini, non una parola.

Noi, cittadini liberi, abbiamo vissuto Piazza Sant’Antonino come luogo di condivisione, di apertura verso tutte le idee e tutte le manifestazioni. Abbiamo donato fiori, abbracci e condiviso pensieri, senza rispondere alle provocazioni di pochi singoli, che ci hanno chiamato “malati”, “froci” e altre amenità che non credo di dover riportare.

Quando leggo che le sentinelle non si dichiarano “contro”, mi sento disorientato. Non sono quelle stesse sentinelle che scendono in piazza contro il ddl Scalfarotto, contro i matrimoni omosessuali, contro il diritto all’aborto?
Per altro, essere “contro” non è un male assoluto, basta avere l’onesta di prendersene le responsabilità.

Invito gli organizzatori delle sentinelle in piedi a rivalutare cosa vogliano ottenere, perché se è la libertà il loro messaggio, sino a ora hanno solo chiamato a sé quelle persone che credono che la repressione fisica sia la soluzione per risolvere i conflitti.

Un ultimo appello ai Piacentini: respingete la violenza, unitevi ai vostri concittadini che credono in una città inclusiva e solidale. La società cresce col dialogo, l’apertura e la condivisione, non rimanendo fermi e zitti, isolati dal mondo e attorniati da violenza repressiva.

IL CIRCOLO L’ATOMO – Sabato 6 dicembre, per la prima volta, i Sentinelli sono arrivati a Piacenza per contromanifestare alle più note Sentinelle in Piedi, che da circa un anno si sentono in dovere di contrastare l’eccessiva deriva “gay friendly” del nostro paese e della nostra politica. Deriva che, nei fatti, in Italia non ha ancora prodotto nessuna delle tanto temute leggi che in buona parte del mondo occidentale si danno per scontate da diversi anni. Come Arcigay, a Piacenza, avevamo già organizzato iniziative di sensibilizzazione in occasione dei raduni delle Sentinelle in Piedi, ma vorremmo precisare che – in questa occasione – abbiamo semplicemente aderito alla manifestazione organizzata da i Sentinelli, che è stata messa in piedi e gestita in completa autonomia.

E questo, secondo noi, è un dato importante, perchè vuol dire che le tante persone che hanno voluto contribuire alla manifestazione con la loro presenza, lo hanno fatto soprattutto come privati cittadini e non per senso di appartenenza a questa o a quella associazione, anche se diverse realtà associative della città erano ben riconoscibili (a partire dall’Unione degli Studenti). Un altro dato che ci sembra molto interessante è che il taglio spontaneo, allegro, colorato e “giovane” della manifestazione de i Sentinelli era in netto contrasto con quello delle Sentinelle in Piedi, mettendo in luce che – forse – le differenze fra i due gruppi non erano solo nei messaggi che hanno voluto veicolare, ma anche di tipo generazionale e di approccio alla vita in generale. Quello che ci ha stupito di più, in effetti, è stata proprio la grande adesione ad una manifestazione messa in piedi nel giro di una settimana, senza che ci fossero alle spalle realtà ramificate, appoggi importanti e marchi depositati, come nel caso delle Sentinelle. E questo dal nostro punto di vista è sicuramente un segnale positivo per questa città, che fa ben sperare per il futuro.

Certo dispiace sapere che un occasione di confronto come questa sia stata rovinata da alcuni tafferugli presso la postazione delle Sentinelle, peraltro partiti da esponenti di estrema destra già noti alle forze dell’ordine. Per quel che ci riguarda prendiamo le distanze da ogni forma di violenza e manifestiamo la nostra solidarietà a chi è rimasto vittima di questo sgradevole episodio.

Arcigay L.’A.T.OMO.

UDS PIACENZA – Sabato 6 dicembre c’è stata la silenziosa veglia delle sentinelle in piedi in piazza Duomo. Insieme a tanti altri cittadini, siamo scesi in piazza per dimostrare che Piacenza rifiuta e rifiuterà sempre omofobi e fascisti (insieme alle sentinelle c’erano appartenenti dei gruppi neofascisti di Forza Nuova)!

Non possiamo accettare chi rivendica il diritto di discriminare, chi pretende di giudicare cosa è naturale o cosa no, quale famiglia va bene e quale no, quale amore è giusto e quale sbagliato.
Le sentinelle dicono che “la famiglia naturale è fondata sull’unione tra uomo e donna”? Noi pensiamo che non sia naturale non accettare le altre forme d’amore e d’essere, noi pensiamo che non sia naturale l’intolleranza, l’odio,la discriminazione. Noi pensiamo che non sia naturale, nè accettabile in democrazia, negare diritti agli altri, con la pretesa di affermare la propria opinione.
Noi pretendiamo pari diritti a tutt*, rivendichiamo per tutt* la dignità di essere e di amare, di vivere la propria identità e sessualità!      

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