Sergio Mattarella eletto Presidente della Repubblica Italiana con 665 voti foto

Eletto nella quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica di sabato mattina. Sono quattro i grandi elettori piacentini che hanno partecipato all’elezione

Più informazioni su

AGGIORNAMENTO – E’ Sergio Mattarella il nuovo Presidente della Repubblica. L’ex ministro della Difesa e giudice della Consulta ha raggiunto il quorum di 505 voti nel corso della quarta votazione in Parlamento di sabato mattina.

Un lungo applauso dall’emiciclo di Montecitorio ha sottolineato il raggiungimento del quorum. La presidente della Camera Laura Boldrini ha comunicato il risultato ufficiale: 995 presenti, Mattarella ha ottenuto 665 voti, Imposimato 127, Vittorio Feltri 46, Stefano Rodotà 17, Giorgio Napolitano 2, Emma Bonino 2, Antonio Martino 2, Romano Prodi 2, voti dispersi 14, schede bianche 105, schede nulle 13.

Paola De Micheli (Pd): “Eletto un uomo della Costituzione, sarà un grande Presidente”

“Sergio Mattarella è un uomo della Costituzione, la sua limpida storia personale e politica è segnata dal rigore morale e dall’impegno per la legalità. Per questo l’ho sostenuto con convinzione e per questo sono certa che sarà un grande Presidente della Repubblica”.

E’ il commento del Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, al termine dello scrutinio della quarta votazione in Parlamento, che ha decretato l’elezione del successore di Giorgio Napolitano.
“L’elezione di Sergio Mattarella con un consenso più ampio di quanto gli equilibri parlamentari lasciassero presagire – prosegue Paola De Micheli – non è la vittoria di questa o quella parte. E’ una vittoria del nostro Paese che, per la più alta carica delle istituzioni, ha bisogno di una guida più che mai salda.

Per continuare nel fondamentale processo di riforma e di cambiamento sin qui intrapreso, nel solco delle regole della nostra Costituzione. Ed è anche una vittoria della buona politica, di quella che mira al bene comune, quella politica che agli interessi di parte mette sempre davanti l’Italia”.

“Alla grande soddisfazione per l’elezione di Sergio Mattarella presidente della Repubblica – conclude il Sottosegretario all’Economia – si somma la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dal mio partito, il Partito Democratico, che ha agito con lucidità politica e senso di responsabilità. Un riconoscimento in questo senso va alla saggezza e generosità di Pierluigi Bersani.
Abbiamo così consegnato al passato quanto accadde in Parlamento nel 2013, in occasione della precedente elezione per il Quirinale”.

Intervento del Pd di Piacenza sull’elezione di Sergio Mattarella 

Il Partito Democratico di Piacenza saluta con orgoglio e soddisfazione l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica. La lungimirante scelta fatta dal premier Matteo Renzi e da tutto il partito nei giorni scorsi è stata premiata. Nonostante fossero sufficienti 505 voti, sul suo nome c’è stata un’ampia convergenza e si è arrivati molto vicini al quorum dei due terzi che la Costituzione richiede per le prime tre votazioni. E’ la dimostrazione che Mattarella è oggi il miglior presidente possibile. Siamo certi che il nuovo Capo dello Stato, dall’alto del sua specchiata moralità e del suo altissimo profilo istituzionale, saprà raccogliere degnamente l’eredità lasciata da Giorgio Napolitano. Siamo sicuri che Mattarella saprà essere il garante di una nazione che vuole fortemente il cambiamento e che saprà uscire da questa difficile crisi.

CONFEDILIZIA SU ELEZIONE PRESIDENTE REPUBBLICA

In relazione all’elezione del Capo dello Stato, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:

“Sergio Mattarella ha tutte le caratteristiche di stile e di rispetto delle prerogative delle altre cariche per assomigliare ad Einaudi”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha inviato un messaggio d’auguri al nuovo presidente della Repubblica: “L’auspicio è che assieme a lei il Paese e i cittadini possano guardare avanti con rinnovata fiducia. La aspettiamo appena potrà nella nostra regione”

Bologna – Un messaggio di auguri al nuovo presidente della Repubblica, con l’invito a far visita all’Emilia-Romagna. Lo ha inviato il presidente della Regione Stefano Bonaccini a Sergio Mattarella, eletto al quarto scrutinio dodicesimo presidente della Repubblica italiana.

“Signor Presidente – ha scritto Bonaccini – a nome mio e della Giunta regionale le invio l’augurio più caro per la sua elezione a Capo dello Stato. É a tutti noto l’alto servizio che lei ha reso al nostro Paese nelle diverse funzioni pubbliche fin qui esercitate, sempre svolte con competenza e capacità, unite al più assoluto disinteresse personale. Tutto ciò rappresenta la migliore garanzia per il popolo italiano. L’auspicio è che assieme a lei il Paese e i cittadini tutti possano guardare avanti con rinnovata fiducia. Mi auguro che, quando i suoi impegni glielo consentiranno, vorrà far visita alla nostra regione – ha concluso Bonaccini -. Ne saremmo lieti e onorati”.

Il Parlamento si è riunito in seduta comune tra Camera e Senato, integrato da tre delegati per ogni regione scelti dal consiglio regionale. Unica eccezione la Val D’Aosta, rappresentata da un solo delegato. Designati per l’Emilia Romagna Stefano Bonaccini (Pd), presidente della Regione, il consigliere Alan Fabbri (Lega Nord), e Simonetta Saliera (Pd), presidente del Consiglio regionale. A loro si sommano i deputati, i senatori e i senatori a vita, per un totale per questa elezione di 1009 persone: tutti coloro che sono chiamati a partecipare alle elezioni sono detti “grandi elettori”.

Fra di loro anche quattro piacentini, i deputati Marco Bergonzi, Pierluigi Bersani e Paola De Micheli (Sottosegretario all’Economia) e il senatore Maurizio Migliavacca, tutti appartenenti al Partito Democratico. Tutti i nostri grandi elettori sosterranno Sergio Mattarella.

Pierluigi Bersani ha affermato il suo pieno appoggio al candidato scelto dal premier Matteo Renzi. L’ex segretario del Pd in un colloquio con Aldo Cazzullo sul “Corriere della Sera” è ritornato sul tema della legge elettorale, l’Italicum, portando ad esempio della sua inadeguatezza i collegi elettorali che si formerebbero, squilibrati come quello di Parma e Piacenza.

“Io non faccio il giudice della Consulta, – dice Bersani – non entro nel merito della costituzionalità. Ma questa legge elettorale non ci sta bene. Chiediamo di essere ascoltati. Chiediamo di cambiare, ora che tornano alla Camera, le norme sui capilista bloccati. Altro che riconoscibilità dei candidati, qui avremo collegi enormi: ad esempio Piacenza e Parma, 600 mila elettori; solo la lista che prende il premio di maggioranza eleggerà parlamentari con le preferenze. Gli altri sono tutti nominati. Questo crea una campagna elettorale fuori asse, del tutto squilibrata. Non esiste”. 

Paola De Micheli ha manfestato sostegno a Mattarella con un tweet.

Per essere eletti Presidente della Repubblica bisogna essere cittadini italiani, avere compiuto 50 anni di età e godere dei diritti civili e politici. Il Presidente della Repubblica dura in carica 7 anni che cominciano a decorrere dal giorno in cui egli presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione davanti al parlamento in seduta comune.

Dopo i primi quattro voti iniziati giovedì, per i quali era necessaria una maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto, dalla quarta votazione, attesa per oggi sabato 31 gennaio, per l’elezione è sufficiente un numero di voti pari al 50%+1, vale a dire 505 Grandi Elettori.

Il voto avviene a scrutinio segreto. Terminate le operazioni di voto si passa alla fase dello spoglio delle schede, effettuato direttamente dal Presidente della Camera dei deputati. Il regolamento di Montecitorio prescrive che esso debba avvenire tramite lettura a voce alta del nome scritto da ciascun “grande elettore” sulla propria scheda.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.