Vuoti a rendere, Lertora (Fipe): “Disegno di legge da rivedere”

Il Presidente della locale sezione ha scritto ai parlamentari piacentini chiedendo la soppressione dell’art. 25 che prevede l’applicazione in via sperimentale di un sistema “vuoto a rendere” su cauzione per ogni tipo di imballaggio

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Il Presidente della locale sezione FIPE, aderente all’Unione Commercianti di Piacenza e` intervenuto, nei giorni scorsi, sulla questione dell’art. 25 del Disegno di Legge collegato ambientale relativamente alla questione dei vuoti a rendere, sensibilizzando sul problema, con una lettera, gli Onorevoli Pierluigi Bersani, Marco Bergonzi, Paola De Micheli ed il Senatore Maurizio Migliavacca.

Nella lettera il Presidente Cristian Lertora a nome dei pubblici esercenti (bar e ristoratori) aderenti alla FIPE-Confcommercio evidenzia come l’art. 25 sopracitato sia stato modificato ed approvato dall’Aula della Camera ma la cui nuova versione contiene alcune criticita`. Infatti Lertora afferma che la nuova formulazione prevede l’applicazione in via sperimentale di un sistema “vuoto a rendere” su cauzione per ogni tipo di imballaggio, quindi non solo il vetro, ma anche plastica, alluminio, ecc. contenente acqua minerale o birra servita al pubblico dai ristoranti, bar, alberghi, residenze di villeggiature ed altri locali pubblici attraverso il versamento di una cauzione al momento dell’acquisto da parte dell’utente ripartibile al momento della restituzione dell’imballaggio vuoto, un provvedimento che penalizza gli operatori.

Per Lertora, una tale disposizione comporterebbe ulteriori incombenze pratiche e economiche, sollevando problematiche riguardanti la contabilita`, la logistica dello stoccaggio dei vuoti a rendere ed una concorrenza per le imprese associate. Particolarmente preoccupante per il Presidente FIPE la gestione degli importi delle cauzioni e la differenza di trattamento legislativo che si crerebbe tra un pubblico esercizio ed altri attivita` che svolgono anch’esse somministrazione anche se “non assistita” come artigiani ed alimentaristi, che invece sono esclusi da un tale obbligo.

Per queste motivazioni la FIPE nazionale ha chiesto la soppressione dell’art. 25 ed in alternativa la previsione dell’obbligo di cauzione esclusivamente per il vetro e l’estensione di tale obbligo a tutta la cessione, Grande Distribuzione Organizzata, compresa. In subordine, continua nella lettera ai parlamentari piacentini, Lertora suggerisce la volontarieta` dell’operazione solamente per il vetro a fronte di sconti certi sotto il profilo del costo della raccolta dei rifiuti. Quindi, il Presidente sollecita i parlamentari locali a prestare la massima attenzione al problema ed ad attivarsi nelle sedi competenti affinche´ venga accolta la proposta della FIPE-Nazionale.

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