L’anima romantica dell’ultimo Bardo a palazzo Farnese 

Domenica 1 marzo a Palazzo farnese il duo Erard, coposto dagli arpisit Giuliano Mattioli e Lorenzo Montenz, presenterà un programma monografico dedicato ai duetti di John Thomas (1826-1913), autore che ebbe un ruolo determinante nell’evoluzione del gusto e della tecnica romantica dell’arpa e che fu considerato uno dei massimi esecutori dei suoi tempi divenendo arpista della regina Vittoria. 

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(Piacenza) Domenica 1 marzo a Palazzo Farnese il duo Erard, coposto dagli arpisit Giuliano Mattioli e Lorenzo Montenz, presenterà un programma monografico dedicato ai duetti di John Thomas (1826-1913), autore che ebbe un ruolo determinante nell’evoluzione del gusto e della tecnica romantica dell’arpa e che fu considerato uno dei massimi esecutori dei suoi tempi divenendo arpista della regina Vittoria.

Hector Berlioz udendolo suonare esclamò “Voilà comment on joue de la harp Il m’a charmé, fasciné, magnetisé”. Sin da bambino si formò alla scuola dei bardi gallesi, suonando l’arpa tripla (strumento per il quale, con ogni probabilità, Händel compose il suo celebre Concerto op. 4 n. 6) secondo il suo stile e tecnica propri e con un repertorio di ballate e canzoni tradizionali. Passò poi all’arpa a pedali studiando sotto la guida di John Balsir Chatterton la cui scuola incarnava l’avanguardia tecnica dei tempi.

Il passaggio dalla sonorità brillante e nitida dell’arpa gallese a quella possente e pastosa dell’arpa Erard lo spinse ad allontanarsi dallo stile compositivo posthändeliano proprio degli arpisti gallesi e ad appropriarsi del linguaggio tipico della generazione romantica ricercando parallelamente un adeguato idioma strumentale. A testimonianza di questo percorso ci restano numerosi “bozzetti” in cui Thomas trascrive per una o due arpe alcune tra le pagini più celebri della letteratura belcantista e romantica (tra esse arie di Verdi, Bellini, Rossini e numerosi Lieder di Schubert) nella ricerca di una scrittura arpistica che rispondesse alle esigenze estetiche di queste composizioni.

A questo gruppo di opere appartiene la parafrasi su Ständchen presentata dal duo Erard. Sempre al filone delle parafrasi, ma in forma molto più estesa, appartiene la Fantasia su Norma tutta giocata tra l’alternanza di sonorità notturne ed espressive (il duetto Sola furtiva e l’eterea trascrizione della I scena dell’opera, interamente resa con accordi di suoni armonici) a momenti di grandiosità eroica (la Sinfonia dell’opera e il coro dei druidi del I atto).

Thomas non aveva tuttavia dimenticato il gusto musicale della sua giovinezza: in Scenes of childhood , eseguito per la prima volta dall’autore in duo con il suo maestro Chatterton nel 1862, riappaiono ballate e canzoni tradizionali riarrangiate con un linguaggio romantico consapevole ed evoluto e disposte in forma di sonata. Lo stesso procedimento compositivo, sebbene con una scrittura più leziosa, viene utilizzato l’anno seguente per comporre Cambria, anch’esso costruito su temi tradizionali gallesi.

Il programma, frutto di un lungo lavoro di ricerca sulla prassi esecutiva dell’epoca, sarà eseguito su due preziose arpe Erard risalenti alla metà del XIX secolo. Su questi strumenti dalla sonorità inconfondibile il duo Erard farà rivivere l’anima romantica dell’ultimo bardo.

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