“Cantieri sicuri, stop appalti al massimo ribasso”. Flash mob a Piacenza foto

Appalti e legalita`: uno striscione di undici metri all'ingresso dell'autostrada. Il sindacato degli edili della Cgil, Fillea e la Cgil di Piacenza hanno fatto sentire – e vedere – la loro protesta

Appalti e legalita`: uno striscione di undici metri all’ingresso dell’autostrada. Questa mattina il sindacato degli edili della Cgil, Fillea e la Cgil di Piacenza hanno fatto sentire – e vedere – la loro protesta. L’iniziativa si inserisce nel quadro della campagna Cgil che in Emilia-Romagna punta su legalita`, trasparenza, sicurezza, lotta al lavoro nero legato al sistema degli appalti.

“A Piacenza abbiamo gia` raccolto 350 firme per l’iniziativa di legge che vuole mettere il sistema degli appalti al sicuro da infiltrazioni mafiose e rimettere al centro la dignita` del lavoro – ha spiegato il segretario generale Gianluca Zilocchi, presente ieri insieme al segretario organizzativo Ivo Bussacchini all’iniziativa svolta in contemporanea con Parma e Bologna -. Il 13 marzo – hanno anticipato – avremo in Camera del Lavoro un momento di confronto e dibattito molto importante su appalti e legalita`”.

Appalti e legalita`. E’ questa l’agenda che la Fillea vuole portare in primo piano. “L’Italia ha bisogno cantieri sicuri, dove sia impossibile trovare lavoratori in nero – ha detto Filippo Calandra di Fillea Cgil Piacenza – negli appalti pubblici dobbiamo dire basta alla logica delle offerte al massimo ribasso, perche´ dietro certe offerte e` chiaro che si annidano sfruttamento e irregolarita` se non, come e` stato dimostrato da recenti inchieste, la mano della criminalita` organizzata”.

Diversi gli automobilisti che hanno che hanno sostenuto l’iniziativa e che hanno chiesto informazioni. “Le persone sanno cosa succede quando ci sono cambi di appalto e subappalti – ha proseguito Calandra – spesso man mano che gli appalti passano di mano si perdono diritti e controlli, invece abbiamo bisogno che la responsabilita` solidale fornisca garanzie ai lavoratori”.