“Zolla” piacentina a Expo 2015, ultimi giorni di cantiere LE FOTO foto

In vista del taglio del nastro del 3 maggio, i lavori alla "zolla" di piazzetta Piacenza, nel cuore di Expo 2015, procedono senza pause. Oggi, 22 aprile, gli operai sono all'opera con il montaggio dei triangoli che formano il caleidoscopio interno

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In vista del taglio del nastro del 3 maggio, i lavori alla “zolla” di piazzetta Piacenza, nel cuore di Expo 2015, procedono senza pause. Oggi, 22 aprile, gli operai sono all’opera con il montaggio dei triangoli che formano il caleidoscopio interno. Nella parte alta delle pareti esterne si sta invece posando il verde verticale.

Come documentano le foto, il cantiere nel sito di Expo 2015 si sta lentamente svuotando dei mezzi impegnati nelle costruzioni, per poter permettere la finitura delle pavimentazioni. 

La “zolla” di Piacenza è lo stand che rappresenterà il nostro territorio. Nei giorni scorsi era stata montata la struttura che reggerà il caleidoscopio interno, un elemento non solo scenografico. Nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà sulla parte impiantistica e gli allestimento scenotecnici del caleidoscopio.

La storia – Piacenza si è assicurata uno spazio di 78 mq nell’area Expo a Milano, proponendo la propria candidatura in risposta all’avviso del Commissario di Padiglione Italia dell’agosto 2013 per la ricerca di ricercare manifestazioni di interesse, da parte delle autonomie locali, a partecipare agli spazi ed ai format di palinsesto eventi proposti dal Padiglione Italia durante il semestre Expo 2015.



Per definire la forma dello spazio dedicato a Piacenza una squadra di 50 creativi tra studenti del Politecnico, architetti professionisti under 35 e coordinatori ha elaborato alcune proposte progettuali, che il 27 novembre 2014 sono stati valutati da una apposita commissione.



Il progetto vincitore, presentato dagli architetti Mila BoeriEnrico De BenedettiDaria GhezziMarta PianaRosemary RamelliFilippo Ravera e il professor Sandro Rolla, riproduce una zolla di terra piacentina, con un interno che rappresenta le sfaccettature della piacentinità. Hanno collaborato al progetto anche 5 studenti del Politecnico Greta Andreoli, Michele Bassi, Ilaria Bianchi, Lorenzo Cocchi, Simone Varani.

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