Circuito di Piacenza, sfrecciano i bolidi nella seconda manche FOTO e VIDEO foto

Seconda manches domenica mattina per i bolidi d'epoca del "Circuito di Piacenza", la manifestazione motoristica che ha portato nel cuore della città alcune delle automobili storiche più apprezzate

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Seconda manches domenica mattina per i bolidi d’epoca del “Circuito di Piacenza”, la manifestazione motoristica che ha portato nel cuore della città alcune delle automobili storiche più apprezzate. Anche stamani, dopo la prima prova di sabato pomeriggio, tanti piacentini si sono affacciati sulla “pista” attrezzata eccezionalmente in centro storico, tra il Facsal e lo Stradone Farnese. Nelle foto e nei video alcune delle emozioni della mattinata.

Nessuna classifica cronometrica, perché quella che stata la ribalta dei campioni è oggi un’avventura da vivere con modalità opposte: non più una gara frenetica ma un concorso dinamico, un evento fatto di suoni, colori, odori e rombi da assaporare, vivere e custodire come esperienza culturale e sensibile.

Un salto indietro nel tempo: a Piacenza rivive il Circuito automobilistico del 1947.  Sono quarantaquattro le vetture sport che sabato e domenica si sono allineate sul Fàcsal, il pubblico passeggio, per rievocare la gara d’esordio della Ferrari.

Sabato è proprio la 125S, opera prima della Casa del Cavallino, a scattare davanti a tutti dalla linea di partenza. Alla guida Antono Ghini, responsabile dei Musei Ferrari di Modena e Maranello, per l’occasione abbigliato come Franco Cortese, il pilota che la guidò al debutto agonistico. Stavolta la vettura romba intonatissima e conclude i sei giri del tracciato senza il minimo inconveniente. Quando giunge sul traguardo gli organizzatori del CPAE, Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, possono sventolare la stessa bandiera a scacchi in seta utilizzata quasi settant’anni fa dal direttore di corsa Renzo Castagneto.
 
La preparazione attenta e rigorosa garantisce a tutti di essere protagonisti di vivere la corsa, respirare le atmosfere, i colori, i suoni, il rombo di motori. Oggi come ieri la prova è riservata alle vetture sport, le “barchetta” biposto che hanno scritto pagine memorabili della storia dello sport automobilistico, dalla Mille Miglia a Le Mans, sulle piste e nelle cronoscalate. Sono divise in due classi, proprio come un tempo. Prima sfilano le cilindrate fino a 1100 centimetri cubici, con motorizzazioni derivate dalla serie ma con telai speciali e carrozzerie raccolte ed aerodinamiche. Quindi le cilindrate maggiori, dove accanto alla 125S sfrecciano le Ferrari più vittoriose, le Maserati rivali di sempre, le Alfa Romeo e le Porsche, le Lotus e tutti i più bei nomi del motorismo.
 
Le regine della velocità di preparano sul Fàcsal. Sventola la bandiera a scacchi. Pronti … si parte! Auto e piloti sfilano sullo stesso tracciato, solo un po’ abbreviato, del 1947. Ovviamente non si stilano classifiche cronometriche: quella che stata la ribalta dei campioni è un’avventura da vivere con modalità opposte: non più una gara frenetica ma un concorso dinamico, un evento fatto di suoni, colori e rombi da assaporare, vivere e custodire come esperienza culturale e sensibile.
 
Paolo Dosi sindaco di Piacenza: “La collaborazione tra Amministrazione e CPAE è sempre molto positiva. Mentre assistiamo ad un Circuito memorabile voglio ricordare anche tutti i progetti legati alla formazione, dal convegno Cultura e Motori all’estemporanea di pittura, che esaltano il valore culturale della rievocazione della gara. Oggi come ieri Piacenza è terra di motori”.
 
Antonio Ghini, direttore Musei Storici Ferrari: “Cerchiamo di tener vivi alcuni valori che non possono essere dimenticati: A Modena raccontiamo l’avventura di Enzo Ferrari entrando in una sorta di macchina del tempo. A Maranello stiamo per far debuttare la mostra “Ferrari genio e segreti”, otto percorsi che sveleranno alcuni segreti rimasti nel segreto dell’auto.
Il Circuito di Piacenza rilegge una pagina importantissima nella storia della Casa e restituisce  intatto lo spirito di un mondo dal fascino inarrivabile e la passione di chi lo animava”.
 
Pietro Piacquadio vice presidente ASI  Automotoclub Storico Italiano: “Il Circuito di Piacenza” è nel novero di quelle manifestazioni che, per il valore storico e culturale, sono il fiore all’occhiello dell’ASI.
Al Circuito di Piacenza le auto da competizione sono collocate in un giusto contesto: significa recuperare una dimensione sportiva e spettacolare oltre che tecnica. Il CPAE non solo ha voluto riproporre una pagina determinante per la storia del motorismo ma  è riuscito a dare consistenza a questo progetto con una organizzazione impeccabile e tante vetture importantissime: un lavoro encomiabile!”

LA MANIFESTAZIONE – In occasione dell’inizio di Expo 2015, il CPAE (Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca) ha riportato in pista la Ferrari 125 e le vetture protagoniste della gara in una edizione speciale del Circuito di Piacenza, riservata ad una selezione di quaranta vetture sport costruite entro il 1959.

In corsa ci sono la Ferrari 125S e prestigiose vetture da competizione che il 11 maggio 1947 al “Circuito di Piacenza” scrissero una pagina importantissima della storia dell’automobile: guidata da Franco Cortese debuttò la 125 S, prima vettura a marchio Ferrari. Nella classe di minor cilindrata esordirono, invece, Elio Zagato e Nuccio Bertone, carrozzieri estrosi e geniali, artefici di un’eccellenza che è caratteristica eloquente del Made in Italy.

LE VETTURE – Così, solo per due giorni, sabato 9 e domenica 10 maggio, la 125 lascerà il Museo Ferrari di Maranello per riannodare i fili della storia e tagliare quel traguardo che un banale guasto alla pompa di alimentazione le negò proprio mentre stava dimostrando grandi doti tecniche e velocistiche. Accanto a lei le più celebri Ferrari sport a motore anteriore, frutto maturo di un percorso tecnico e sportivo iniziato proprio a Piacenza. Scenderanno in pista la 166 barchetta Touring, modello che consacrò il primato del Cavallino sui lunghi rettilinei di Le Mans e, in versione chiusa, sulle polverose strade della Mille Miglia.

Ed ancora la 225 berlinetta, la poderosa 340 MM, ideata per correre l’estenuante Carrera messicana, l’aerodinamica 250 Scaglietti. Ed altre se ne aggiungeranno in un elenco che si arricchisce di giorno in giorno di modelli rari ed esclusivi, provenienti dalle grandi collezioni di tutto il mondo. Non mancheranno le rivali di un tempo, ad iniziare dalle Maserati e dalle gemelle OSCA, le Porsche, le Lotus e le Healey Silverstone. Il tracciato sarà lo stesso di un tempo: 3,3 kilometri dal Fàcsal, il viale che orna la sommità delle mura antiche rivolte a sud, allo Stradone Farnese.

Brevi allunghi e curve ampie per mettere alla prova piloti e motori. Per avere la possibilità di svolgere la rievocazione in maniera completa e sicura, il percorso verrà chiuso al traffico e preparato scenograficamente con l’istallazione di cartelloni pubblicitari d’epoca transenne lungo tutto il percorso e sarà installata sul Pubblico Passeggio, come nel 1947, una tribuna in grado di ospitare 200 persone. Inoltre lungo il circuito verranno posizionate alcune gigantografie tratte dal bellissimo servizio fotografico realizzato l’11 maggio del 47 durante la gara.

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