Expo, il pomodoro di Steriltom piantato nel Parco della biodiversità foto

Anche l’oro rosso piacentino farà così bella mostra tra le tante specie di ortofrutta che rendono unica e irripetibile la biodiversità italiana

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Squeri: raggiunti gli obiettivi sul diritto al cibo e i bisogni dei popoli. L’amministratore delegato soddisfatto per la settimana a Piazzetta Piacenza

Tanti buyer, importanti visite istituzionali e arte con le litografie di Corradini e il libro sul pomodoro

(Piacenza, 31 Mag. 2015) – I pomodori di Steriltom saranno trapiantati nel Parco della biodiversità a Expo. L’azienda di Casaliggio sarà così sempre presente fino al termine dell’Esposizione. Padiglione Italia, rimasto colpito dal comparto del pomodoro, dalle tecniche di coltivazione e di lavorazione (prima con Pomorete, poi con Steriltom) ha deciso di ospitare l’oro rosso in un’area di tutto rispetto che viene vista ogni giorno da decine di migliaia di visitatori.

Anche l’oro rosso piacentino farà così bella mostra tra le tante specie di ortofrutta che rendono unica e irripetibile la biodiversità italiana. Un gesto che è anche l’omaggio a un’area dove si produce il 20% del pomodoro italiano. «Un bilancio più che positivo – ha affermato Dario Squeri, ad di Steriltom – anche rispetto agli obiettivi posti da Expo, che noi abbiamo cercato di raggiungere seguendo la logica del cibo per nutrire il pianeta, cibo che soddisfi i bisogni dei popoli. Una settimana fruttuosa».

I primi frutti in Piazzetta Piacenza sono comparsi sulle piantine di pomodoro esposte e sistemate in barattoli di polpa, una idea semplice che ha attirato tanti visitatori. Gli altri frutti sono stati i tanti contatti con i buyer internazionali, le visite istituzionali di assessori lombardi (Gianni Fava, Agricoltura e Fabrizio Sala, Expo) e di rappresentanti del mondo dell’agricoltura piacentina (Enrico Chiesa presidente di Confagricoltura), la presentazione di sette litografie inedite di Franco Corradini sul rapporto tra arte e cibo. E sempre sul versante artistico, sono state esposte le magliette che raffigurano il celebre “Ortolano” del pittore Arcimboldi. A breve, inoltre, sarà edito e distribuito il libro “Il pomodoro piacentino, la nostra storia, la nostra tradizione, il nostro futuro”. Il libro ripercorre la storia del pomodoro a Piacenza, dalla sua produzione alla sua trasformazione e ricorda quando tra gli Anni 60 e 70, in provincia c’erano decine di industrie.

«Abbiamo dato dignità al pomodoro – ha osservato Squeri – un prodotto povero, ma che si trova in tutto il mondo. Un cibo che sfama i popoli dei “vecchi” continenti e che ora è sulle tavole anche dei “nuovi”. Lo sforzo di Steriltom verso l’internazionalizzazione in questi anni è stato premiato sotto il profilo economico e sul piano della fornitura di pomodoro a un sempre maggior numero di persone».

Infine, ha riscosos il favore del pubblico l’iniziativa solidale #expospecialpizza: la miglior foto con lo chef postata sui social network garantirà una fornitura di polpa di pomodoro a un ente benefico che offre pasti agli indigenti.

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