Campagna 2014, Confagricoltura: “Pochi i fondi per i rimborsi delle assicurazioni”

Gli agricoltori che hanno contratto l’assicurazione contro le calamità naturali per la campagna 2014 avrebbero dovuto essere rimborsati fino a un massimo del 65 per cento del premio. Potranno invece sperare tutt’al più in un rimborso del 27 per cento

Gli agricoltori che hanno contratto l’assicurazione contro le calamità naturali per la campagna 2014 avrebbero dovuto essere rimborsati fino a un massimo del 65 per cento del premio. Potranno invece sperare tutt’al più in un rimborso del 27 per cento. E’ quanto riporta una circolare Agea che spiega il motivo evidenziando come la quota comunitaria disponibile ammonti a circa 70 milioni di euro.

La differenza della spesa ammessa al contributo, esattamente come sempre avvenuto negli anni precedenti, verrà erogata con le risorse di bilancio nazionale destinate alla misura, secondo le modalità che saranno definite a breve con il Ministero dell’Economia. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali informa che Agea provvederà entro questo mese all’erogazione di 93,3 milioni di euro, derivanti da risorse europee e cofinanziamento nazionale obbligatorio, per la copertura delle spese assicurative ammissibili per l’anno 2014, ma proprio l’anno scorso i beneficiari sono cresciuti toccando quota 85 mila unità ed è aumentato il valore della produzione lorda vendibile assicurata passata da 7,2 a 7,8 miliardi di euro.

“L’agricoltura italiana sta investendo sempre di più nei sistemi assicurativi – spiega Enrico Chiesa, Presidente di Confagricoltura Piacenza  – e questo cambio di passo va sostenuto e rafforzato proprio a tutto vantaggio delle imprese. Gli agricoltori che pensavano di poter contare sul rimborso delle assicurazioni quest’anno si dovranno accontentare di meno della metà di quello che avevano previsto”. 

La circolare spiega anche che successivamente, qualora venissero reperite dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ulteriori disponibilità di bilancio nazionale, attualmente non disponibili, potrà essere erogata la restante parte del contributo fino al raggiungimento della misura massima del 65% prevista dalla vigente normativa. “Gli agricoltori – prosegue Chiesa – hanno recepito l’invito ad assicurarsi contro le calamità naturali non potendo più contare su risorse pubbliche, tuttavia, si trovano oggi a dover fare i conti, ugualmente, con la mancata copertura dei costi sostenuti. C’è preoccupazione, perché ancora una volta vengono a mancare risorse attese che potevano dare un po’ di respiro alle aziende che non hanno liquidità”.

Il 2014 è un anno di transizione tra il vecchio e il nuovo modello di sostegno alle assicurazioni agevolate. Dal 2015 i contributi pubblici saranno erogati attraverso il piano di sviluppo rurale nazionale. La cui dotazione finanziaria ammonta a 716 milioni di euro di soli fondi europei per il periodo 2014-2020, ai quali si deve aggiungere l’aliquota di cofinanziamento nazionale. Per un totale di spesa pubblica di 1,4 miliardi di euro.

“Speriamo che il nuovo modello venga avviato senza intoppi e che nel mentre le risorse relative al 2014 vengano reperite – conclude Chiesa – perché purtroppo ci troviamo, anche in questo caso e sempre più frequentemente, alle prese con novità negative che impattano sulla gestione economica delle aziende”.

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