Lega Nord e Forza Italia “Edilizia scolastica, altro vano proclama del Pd”

È la promessa e non mantenuta riqualificazione delle scuole del territorio il bersaglio delle segreterie provinciali piacentine di Lega Nord e Forza Italia, che accusano il governo di non avere ancora sanato le criticità di questo ambito.

Comunicato stampa della Lega Nord di Piacenza

È la promessa e non mantenuta riqualificazione delle scuole del territorio il bersaglio delle segreterie provinciali piacentine di Lega Nord e Forza Italia, che accusano il governo di non avere ancora sanato le criticità di questo ambito.

«Un altro dei vani proclami del governo Renzi: ecco cos’è la riqualificazione edilizia delle scuole tanto sbandierata lo scorso anno. Nonostante l’impegno preso dall’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi, allora sottosegretario all’Istruzione – criticano Lega e Forza Italia -, tanti istituti del Piacentino sono ancora privi delle idoneità strutturali sebbene nel 2014 fossero stati promessi ingenti finanziamenti per quelli in stato di necessità. Ci è impossibile allargare le braccia e derubricare il tutto come una delle tante promesse mancate alle quali il premier Renzi e i suoi ci hanno abituati quando in gioco c’è la sicurezza dei ragazzi, quindi faremo pressione sulle forze che governano a livello regionale e nazionale affinché la nostra provincia possa beneficiare delle somme che le spettano per gli adeguamenti delle nostre scuole. Il Partito Democratico, campione di annunci, sempre più frequentemente assicura interventi che poi non è in grado di garantire, oppure dichiara che tutto va bene salvo poi essere smentito dall’attualità: un esempio su tutti – insistono le segreterie dei due partiti – è la vicenda Saipem di Cortemaggiore. Da una parte abbiamo il consigliere regionale Gianluigi Molinari che informa del trasferimento all’estero dell’azienda, dall’altra la deputata Paola De Micheli che lo contraddice per calmare gli animi. O Molinari ignora la questione, o le rassicurazioni di De Micheli sono dettate dalla paura di un rafforzamento delle opposizioni, sempre meno intenzionate a concedere sconti al centrosinistra. È l’ora dell’assunzione delle responsabilità da parte del Pd: non saranno infatti le menzogne e l’attaccamento al potere a riscattare l’Italia».

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