Spaccio di eroina e coca a Castelvetro, “oltre 1 kg a settimana”. Arrestati

La coppia da tempo aveva avviato una proficua attività illecita in favore di molti tossicodipendenti della limitrofa provincia di Cremona; i militari del Nor, proprio seguendo i movimenti di alcuni acquirenti, erano riusciti ad individuare il luogo dello smercio, un’area di aperta campagna scelta appositamente dai magrebini per poter osservare l'eventuale intervento delle forze dell’ordine. 

Spaccio di eroina e cocaina a Castelvetro Piacentino (Piacenza); i carabinieri della compagnia di Cremona, nel tardo pomeriggio di venerdì 27 novembre, nelle campagne del paese della Bassa hanno tratto in arresto due cittadini marocchini sorpresi sul fatto, mentre distribuivano stupefacenti.

La coppia da tempo aveva avviato una proficua attività illecita in favore di molti tossicodipendenti della limitrofa provincia di Cremona; i militari del Nor, proprio seguendo i movimenti di alcuni acquirenti, erano riusciti ad individuare il luogo dello smercio, un’area di aperta campagna scelta appositamente dai magrebini per poter osservare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

Ieri la svolta, quando verso le sei del pomeriggio, favoriti dal buio, i militari sono riusciti ad avvicinarsi agli spacciatori, bloccandoli nell’immediatezza. Uno di loro ha tentato una fuga improbabile, costata ad un carabiniere una leggera ferita poi medicata con 4 giorni di prognosi ospedaliera.

Indosso ai due nordafricani sono stati rinvenuti 104 grammi di “eroina” in sasso e 24 grammi di “cocaina”, oltre a materiale per il confezionamento ed una bilancia di precisione, segno inequivocabile della destinazione della droga.

Nel corso del monitoraggio è stato appurato che quotidianamente i due servivano una trentina di tossicodipendenti, provenienti dalle province limitrofe con uno “smercio” settimanale pari a circa 1 chilo di “eroina” e a mezzo chilo di “cocaina”, per un giro d’affari importante.

Arresto convalidato per i due, uno con un ordine di espulsione coattivo emesso dalla questura di Messina il 17 luglio 2015. Per entrambi è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere in virtù pericolo reiterazione reati e fuga.
 

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