“Caso coppa”, Lega di nuovo all’attacco: “Piacenza Cenerentola in Regione”

"Sono state dimenticate, rase al suolo competenze, produzione e trasformazione che a Piacenza ci sono da sempre - afferma il Carroccio -. Sono stati umiliati coloro che lavorano ogni giorno, dagli allevatori alle aziende di produzione, con passione per proporre salumi di primissima qualità"

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«Piacenza resta la Cenerentola in Emilia Romagna, nonostante i proclami roboanti e pieni di promesse fasulle fatti dal Pd e dagli amministratori locali e regionali». Va all’attacco il dipartimento Agricoltura della Lega Nord di Piacenza, dopo la promozione pubblicitaria sui social network, da parte della Regione, di Coppa di Parma e salame felino Igp, sempre parmense.

«Passi che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini non sappia che Piacenza è l’unica in Europa ad avere tre salumi Dop. Ma non può passare che l’assessore all’Agricoltura Simona Caselli, più volte in città per eventi enogastronomici, non lo abbia avvertito che la vera coppa, oltre a salame e pancetta, sia nata qui. Ma tant’è. Questo è lo stato delle cose».

Sono state “dimenticate” «rase al suolo competenze, produzione e trasformazione che a Piacenza ci sono da sempre. Sono stati umiliati coloro che lavorano ogni giorno, dagli allevatori alle aziende di produzione, con passione per proporre salumi di primissima qualità. Certo, va anche detto che la nostra provincia sconta un deficit di comunicazione sulle nostre tre Dop. Non basta realizzare qualche bell’evento, strombazzato sulla stampa locale, senza che si pensi a far uscire dai confini le nostre eccellenze con una pianificazione seria e investimenti adeguati. E questo vale per tutti: dagli amministratori agli imprenditori».

Per il dipartimento Agricoltura della Lega Nord di Piacenza, il problema è anche di scelte politiche: «Basti guardare ai fondi nel Psr della Lombardia, destinati alla comunicazione e alla promozione dei prodotti agroalimentari, e paragonarli a quelli dell’Emilia Romagna».

«E così, Parma non solo ha una potenza comunicativa e di eventi che ci annichilisce, ma ottiene anche l’aiuto delle istituzioni». Per il Dipartimento agricoltura della Lega Nord resta una speranza. «L’assessore Caselli, presentando il dopo Expo e il futuro dell’agroalimentare regionale lunedì scorso ha detto che “ci sono per il 2016, 17 milioni di euro destinati all’internazionalizzazione, anche del settore agroalimentare. Come ha spiegato l’assessore re- gionale alle Attività produttive, Palma Costi, verranno finanziati bandi di promozione dell’export, sia sui mercati europei che extraeuropei, anche per piccole e medie imprese non esportatrici oltre che consorzi export e partecipazioni fieristiche”. L’augurio è che qualcuno cominci a preparare le domande per l’accesso a que- sti 17 milioni e provare a portare i nostri salumi oltre il ponte sul Po».

FOTI (FDI-AN): “CAMPAGNA MARKETING SU PRODOTTI IGP, ALTRA GAFFE DELLA REGIONE” – Nell’edizione odierna del quotidiano locale di Piacenza è pubblicata una dichiarazione dell’assessora Simona Caselli con cui intende stemperare le polemiche suscitate dalla campagna di marketing, pubblicata sulla pagina facebook della Regione Emilia-Romagna, a favore dei salumi IGP della provincia di Parma.

Campagna che “ignora” il fatto “che la provincia di Piacenza vanta ben più pregiate produzioni di salumi DOP, tant’è che ben tre dei suoi salumi (‘Coppa piacentina’, ‘Salame piacentino’ e ‘Pancetta piacentina’) si fregiano del detto marchio”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione presentata alla Giunta, dopo che già ieri aveva sottoscritto un primo atto ispettivo sulla vicenda.

La campagna pubblicitaria della Regione, ribadisce il consigliere, “confonde i disciplinari delle produzioni Dop con quelli delle Igp” e “poco convincenti – sottolinea – risultano le scuse dell’assessore Caselli per la quale la scelta dei prodotti oggetto della campagna di marketing nasce dall’idea dell’agenzia pubblicitaria incaricata dalla Regione”.

Non solo: “Per ovviare agli errori marchiani della detta agenzia, l’assessore Caselli tenta di abbindolare i piacentini ricordando loro che la Regione è molto attenta a valorizzare le eccellenze enogastronomiche, nonché le produzioni tipiche, della loro provincia”.

E al riguardo, prosegue Foti, “ricorda che ben quattro tappe – delle trentaquattro previste nel percorso simbolico di avvicinamento ad Expo (‘In viaggio verso Expo’) – erano previste nel piacentino e più precisamente a Vigoleno, Fidenza, Monticelli d’Ongina e Piacenza città”. Ma per “evitare ulteriori gaffe da parte della nomenclatura regionale – prosegue il consigliere -, quanto meno da parte degli assessori, giova qui ricordare che Fidenza è uno dei comuni più importanti della provincia di Parma (la stessa favorita dalla campagna pubblicitaria di cui sopra)”.

L’esponente Fdi-An chiede quindi “se il presidente della Giunta regionale non intenda organizzare uno stage riservato ai suoi assessori, quantomeno per rendere loro noti i confini della provincia di Piacenza e l’elenco dei 48 Comuni che la compongono”, allegando all’interrogazione una carta stradale-geografica comprendente anche la provincia di Piacenza. Inoltre, domanda “quale sia l’agenzia pubblicitaria cui la Regione Emilia-Romagna ha affidato la campagna di marketing” e “se siano stati sostenuti costi al riguardo”, nel qual caso se ne chiede la quantificazione.

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