Al “Vittorio” arrivano “I piccoli mondi”, il bar gestito anche dai disabili foto

Un bar che non è solo un bar, ma anche e soprattutto un luogo di incontro e di socializzazione, e un'opportunità di lavoro per quattro ragazzi disabili. E' stato inaugurato sabato 6 febbraio il rinnovato caffè all'interno della casa di riposo "Vittorio Emanuele"

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Un bar che non è solo un bar, ma anche e soprattutto un luogo di incontro e di socializzazione, e un’opportunità di lavoro per quattro ragazzi disabili. E’ stato inaugurato sabato 6 febbraio il rinnovato caffè all’interno della casa di riposo “Vittorio Emanuele” dell’Asp “Città di Piacenza”.  

Un taglio del nastro speciale, alla presenza del sindaco Paolo Dosi, per “I piccoli mondi”: così è stato battezzato il bar collocato all’ingresso della struttura, ampliato e completamente rinnovato non solo nei locali ma anche nella gestione. Il nuovo bar è stato interamente ristrutturato grazie ai proventi del mercatino di Natale.

PROGETTO PILOTA – L’inserimento di quattro persone con disabilità all’interno dell’attività di ristorazione del locale ha visto la collaborazione tra l’Asp Città di Piacenza e il Dipartimento di Salute Mentale: un progetto innovativo e pilota per Piacenza.

Gli attori protagonisti di questa esperienza, che sono stati formati appositamente, sono tre ragazzi indirizzati dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di  Piacenza e un ospite della Residenza Aperta S. Stefano.

Prima dell’inaugurazione, nella sala cinema del “Vittorio” si è tenuta una piccola cerimonia con la consegna delle “divise” da baristi ai ragazzi e agli operatori che li affiancheranno. 

L’amministratore unico dell’Asp “Città di Piacenza” Marco Perini ha definito il bar “un piccolo gioiello”: “Sarà un luogo positivo per aggregarsi e fare comunità, per condividere i momenti di spensieratezza, il nostro bar sarà uno spazio di condivisione per organizzare piccoli eventi, è stato ripensato per favorire la socializzazione all’interno del Vittorio”.

“I protagonisti della nuova avventura – ha aggiunto – saranno alcuni ragazzi con disabilità, lo abbiamo creato non solo per fornire un servizio alle persone ma anche per esplorare nuove frontiere, con l’intento di valorizzare le persone, speriamo che sia la prima di tante esperienze da far crescere sul territorio”.

Il sindaco Paolo Dosi ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il progetto: “Oggi inauguriamo un’esperienza molto significativa per la città che valorizza energie nascoste, anche così facciamo crescere questa realtà del Vittorio Emanuele che è centrale per Piacenza. E’ anche attraverso un progetto come questo che le nostre fragilità si trasformano in ricchezze, auguro ai ragazzi che lavoreranno nel bar di trovare le giuste motivazioni per realizzare quella che è una scuola di vita per la nostra città”.

Alla cerimonia sono interventi anche l’assessore al welfare Stefano Cugini, la direttrice dell’Asp “Città di Piacenza” Cristiana Bocchi, Costanza Ceda dell’Ausl di Piacenza, Corrado Cappa del dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza, e Brunello Buonocore, responsabile dell’area disabilità dell’Asp.

Proprio Brunello Buonocore ha ripercorso le tappe del progetto che si fonda su alcuni obiettivi propri dell’Asp: “Il nostro scopo non è solo quello di pareggiare i conti, ma anche creare le condizioni di benessere per i nostri anziani, offrire una possibilità di realizzazione ai ragazzi disabili, e anche un lavoro ai minori stranieri per evitare che vadano a delinquere”.

LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO BAR “I PICCOLI MONDI”

Nel progetto di vita di questi ragazzi, l’ inserimento lavorativo si pone quindi come uno degli obiettivi principali da raggiungere, favorendo il consolidamento della propria identità, il rafforzamento dell’autostima, lo sviluppo dell’autonomia personale, l’indipendenza e l’inclusione sociale.

Quindi un bar che non è solo un bar:
 
E’ una proposta:
perché favorisce relazioni positive in maniera spontanea e naturale.
E’ un esperimento:
perché realizza uno spazio ristoro in modo coerente con la nostra mission, ovvero il benessere delle persone.
E’ una scommessa:
perché aiuta il welfare territoriale coniugando insieme il fare impresa e il fare intervento sociale.
E’ una sfida:
perché esprime il diritto al lavoro e all’autonomia dei soggetti fragili direttamente e quotidianamente.
Questo bar non è solo un bar.
L’invito è quello di frequentare questo locale,  per incontrarci sia dal punto di vista culturale e motivazionale per poter creare e quindi trasmettere insieme grandi sinergie. 

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