Referendum trivelle, trasporto gratuito per gli elettori disabili

La Direzione operativa Servizi alla Persona e al Cittadino conferma, in occasione del referendum popolare del 17 aprile prossimo sulle concessioni per la trivellazione in mare, il servizio di trasporto gratuito per il raggiungimento dei seggi elettorali

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Trasporto gratuito ai seggi per gli elettori disabili – La nota del Comune di Piacenza

La Direzione operativa Servizi alla Persona e al Cittadino conferma, in occasione del referendum popolare del 17 aprile prossimo sulle concessioni per la trivellazione in mare, il servizio di trasporto gratuito per il raggiungimento dei seggi elettorali a favore degli elettori disabili che avessero difficoltà negli spostamenti in autonomia. A disposizione, il minibus appositamente attrezzato e munito di pedana con elevatore per le carrozzelle.

Chi avesse già fruito in passato del “Prontobus”, su autorizzazione dell’Amministrazione comunale, potrà effettuare telefonicamente la prenotazione entro e non oltre le ore 12 di venerdì 15 aprile, contattando lo 0523-492720 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30, nonché nei pomeriggi di lunedì e giovedì fino alle 17.30. Le persone che intendessero invece avvalersi per la prima volta di questa possibilità dovranno far pervenire, entro lo stesso termine, richiesta scritta in carta libera all’Ufficio Trasporto Disabili, Direzione Operativa Servizi alla Persona e al Cittadino in via Taverna 39 (1° piano), allegando la copia del certificato elettorale e del documento di identità valido, nonché del certificato di invalidità o della dichiarazione del medico curante che attesti l’impossibilità di usufruire dei mezzi pubblici. 

Il 17 aprile si voterà sulle trivelle. Il referendum è stato voluto da nove Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) preoccupate per le conseguenze ambientali e per i contraccolpi sul turismo di un maggiore sfruttamento degli idrocarburi.

Non propone un alt immediato né generalizzato. Chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Come è accaduto per altri referendum, il quesito appare di portata limitata ma il significato della consultazione popolare è più ampio: in gioco ci sono il rapporto tra energia e territorio, il ruolo dei combustibili fossili, il futuro del referendum come strumento di democrazia.

La domanda che si troverà stampata sulle schede è “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?” Dunque chi vuole – in prospettiva –  eliminare le trivelle dai mari italiani deve votare sì, chi vuoleche le trivelle restino senza una scadenza deve votare no.

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