A 71 anni dalla battaglia di Monticello: “Fermarsi qui e pensare” foto

Di fronte al monumento al Valoroso, Lino Vescovi, che morì per difendere il castello, la cerimonia che ogni anno l'Anpi dedica ai caduti e chiama a raccolta i (pochi ormai) reduci della battaglia

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A Monticello di Gazzola (Piacenza) appuntamento con la memoria e con la religione civile.

Domenica mattina si è celebrata la più importante battaglia della Resistenza piacentina. Sono trascorsi 71 anni dal 16 aprile del 1945, quando il piccolo castello adagiato sulle colline ventose della Valluretta venne difeso senza risparmio dai 32 partigiani che vi erano asserragliati, dopo l’attacco notturno dei nazifascisti in numero di gran lunga maggiore.

Alla liberazione mancavano meno di 10 giorni e in quell’estrema lotta si consumavano con il sacrificio di altre vite umane le ultime fasi della tragedia della Guerra Mondiale. Lo scontro a fuoco durò l’intera giornata e vide la ritirata delle truppe nemiche, respinte e sconfitte anche grazie all’arrivo dei rinforzi partigiani da Monteventano.

Di fronte al monumento al Valoroso, Lino Vescovi, che morì per difendere il castello, la cerimonia che ogni anno l’Anpi dedica ai caduti e chiama a raccolta i (pochi ormai) reduci della battaglia. 

Renato Cravedi e Walter Bassi, presenti quel giorno di primavera di 71 anni fa, non hanno voluto mancare al ricordo. Insieme a loro, le sezioni dell’Anpi, gli amministratori locali e anche tanti comuni cittadini (giunti anche in bicicletta) affezionati a questo rito laico.

“‘Fermati e leggi davanti a questa pietra’ – avrebbero detto gli antichi. Ogni tanto è necessario fermarsi e pensare davanti ai monumenti come questo di Monticello”. Sono le parole pronunciate nell’orazione ufficiale dall’assessore comunale di Piacenza Tiziana Albasi, che ha parlato dopo il saluto introduttivo del presidente provinciale dell’Anpi Stefano Pronti.


“La lezione dei partigiani è valida – ha aggiunto – ancora oggi soprattutto per evidenziare quello che non è stato realizzato, delle idee per cui hanno combattuto. Pensiamo alla tragedia dei profughi e delle persone che non riescono a trovare accoglienza, alle risposte che dobbiamo dare a chi è in difficoltà per non contraddire i principi di chi ha combattuto 70 anni fa”.

“Piero Calamandrei ci ha spiegato che la Costituzione non è una macchina che si muove da sè, – ha concluso – serve il combustibile per farla procedere, serve lo spirito e il senso civico per farla andare avanti”.

Tra gli intervenuti anche il  consigliere regionale Igor Torri, che ha parlato della legge approvata in Regione sulla memoria storica.

Il presidente Anpi Pronti ha annunciato che sono finalmente arrivate la medaglie d’onore del 70esimo anniversario della liberazione per i partigiani ancora in vita, da sabato 23 a lunedì 25 aprile saranno consegnate in distinti appuntamenti a Pontedellolio, Travo, Lugagnano, e a Piacenza in piazza Cavalli.

Al termine della cerimonia tradizionale pranzo partigiano offerto dall’Anpi di Travo.

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