La Fondazione dona alla Gastroenterologia l’ecografo più innovativo d’Europa foto

Uno strumento che consentirà una diagnosi ancora più efficace per le malattie del fegato, biliari e del pancreas, e di eseguire elastosonografie, ecoendoscopie ed ecografie con mezzo di contrasto anche all'interno dello stomaco

Un modello estremamente avanzato che permette di eseguire procedure diagnostiche di alta specializzazione: è l’ecografo di ultima generazione donato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano alla gastroenterologia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, primo del suo genere in Europa.

Uno strumento che consentirà una diagnosi ancora più efficace per le malattie del fegato, biliari e del pancreas, e di eseguire elastosonografie (per indagare la consistenza dei tessuti) ecoendoscopie (indagini all’interno dello stomaco e dell’intestino) ed ecografie con mezzo di contrasto anche all’interno dello stomaco. Attività già in corso da anni nell’ospedale piacentino e che ora andranno perfezionandosi.

Nel reparto di Gastroenterologia negli ultimi 20 anni sono stati trattati 700 casi di epatocarcinoma – spiega il primario Fabio Fornari -; ogni anno 1100 pazienti vengono accolti in ricovero ordinario e 300 in day hospital, mentre circa 130 pazienti arrivano da fuori regione”.

Il nuovo ecografo è stato presentato questa mattina proprio nel reparto di gastroenterologia, alla presenza del direttore dell’Ausl Luca Baldino, dello staff medico e del presidente della Fondazione Massimo Toscani e del membro del consiglio Cesare Betti.