Sicurezza, “Piacenza la provincia con meno reati in Emilia”

E' quanto evidenziato nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuta mercoledì mattina in Prefettura: "Servizi di controllo dispiegati al massimo"

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“La provincia di Piacenza, nella regione Emilia Romagna, risulta essere quella con minori reati”. E’ quanto evidenziato nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuta mercoledì mattina in Prefettura.

Sul tavolo la situazione della sicurezza pubblica nel Capoluogo “anche alla luce – si legge in una nota – di numerosi articoli della stampa locale che enfatizzano taluni episodi, ingenerando allarme ed insicurezza nella popolazione”.

“I servizi di controllo del territorio sono comunque dispiegati al massimo – è stato spiegato – anche con l’ausilio del Reparto di Prevenzione Crimine di Reggio Emilia; saranno attivati specifici controlli congiunti dalle Forze di Polizia statali e la Polizia Municipale in alcune zone della Città mirati alla verifica di situazioni irregolari”.

Soddisfazione è stata espressa per la decisione della Giunta Comunale di Piacenza di aderire al “Protocollo d’intesa  per la costituzione della rete provinciale di videosorveglianza”, sottoscritto lo scorso anno con l’Unione Valnure Valchero e numerosi altri Comuni della provincia.

Un protocollo, unico nell’ambito regionale, particolarmente apprezzato dall’ANCI che si farà portavoce con il Prefetto di Bologna affinché il documento venga adottato anche nelle altre province dell’Emilia Romagna.

Sempre in tema di videosorveglianza, sta proseguendo con buoni risultati anche il Progetto, portato avanti dalla Prefettura (con l’ausilio della Società Galli Data Service), di Anagrafe delle telecamere pubbliche e private della provincia di Piacenza: una volta completato, spiegano dalla stessa Prefettura, sarà di notevole ausilio per le Forze di Polizia a fini investigativi.

Per quanto riguarda il referendum popolare abrogativo del 17 aprile 2016 sarà effettuata “una attenta pianificazione dei dispositivi di vigilanza di tutte le strutture interessate dalle consultazioni”, allo scopo di assicurare il regolare svolgimento delle operazioni di voto.

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