Piacenza Cultura e Sport replica a Ghillani “Nostra campagna a sostegno delle tipicità piacentine”

Dopo la lettera del sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani, è il presidente dell’Associazione Piacenza Cultura Sport Fabio Malusardi a prendere la parola e chiarire fini e intenzioni della campagna di promozione dell’enogastronomia tipica piacentina “Vegano, ma scherziamo?” 

«Come Associazione vicina al territorio abbiamo voluto promuovere quella che consideriamo una nostra eccellenza e per farlo abbiamo chiesto a Elisabetta Rapetti di essere nostro testimonial non come amministratore, ma come persona impegnata sia nello sport sia nella promozione culturale e turistica di Piacenza».

Dopo la lettera del sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani, è il presidente dell’Associazione Piacenza Cultura Sport Fabio Malusardi a prendere la parola e chiarire fini e intenzioni della campagna di promozione dell’enogastronomia tipica piacentina “Vegano, ma scherziamo?”

«Rimango stupito di certe reazioni, avevamo già chiarito, avevamo già scritto e detto, eppure leggo ancora strumentalizzazioni da una parte e dall’altra ad una campagna che con tono simpatico si limitava a difendere usi costumi ed eccellenze culinarie del nostro territorio. E’ incredibile. La cosa buffa è che da noi sono presenti vegani che fin dall’inizio ci hanno appoggiato perché tra i nostri scopi c’è la difesa e la promozione del nostro territorio. Ma sembra che l’ironia ed il confronto non vadano di moda. Ringraziamo ancora Elisabetta Rapetti, che ci ha sostenuto e ha accettato di esporsi ricevendo evidentemente tanti problemi, ma anche il sostegno di tanti produttori oltre che dei cittadini. Un dato amaro rimane però, di fronte a questa scia di polemica: questi sono i motivi per cui Piacenza sarà sempre fanalino di coda della Regione Emilia Romagna. Occorre avere coraggio per difendere i propri valori, non bisogna avere paura di esporsi, perché senza schierarsi mai non si litiga con nessuno, ma il proprio territorio così non lo si difende».

«Abbiamo fatto una campagna a sostegno del nostro territorio, delle persone, delle attività commerciali che soffrono già una crisi economica storica e in più gli si vanno a inventare ulteriori fantasiosi problemi come il boicottare i nostri cibi tradizionali. Rimaniamo senza parole, anche se non ne siamo sorpresi. ».