Biblioteca alla Besurica, Garetti (Sveglia): “La cultura scongiura il malessere giovanile”

"Una biblioteca, forse in modo non immediato, riduce sicuramente questi due aspetti negativi e nocivi del vivere civile."

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del consigliere del comune di Piacenza Paolo garetti (Lista Sveglia) in merito alla polemica sulla realizzazione di una biblioteca nel quartiere Besurica. 

La nota stampa – Mi permetto di lasciare alcune mie considerazione riguardo a quanto in oggetto. Premesso che la sicurezza e la vivibilità di un quartiere sono fortemente influenzate dal “benessere civico” che esiste in quella zona, mettere sullo stesso piano una nuova biblioteca e tre telecamere equivale a paragonare una aspirina ad un vaccino di provata efficacia e soprattutto senza alcun effetto nocivo collaterale.

In primo luogo i due interventi non sono incompatibili, sono infatti programmati e nelle intenzioni della Giunta.  In secondo luogo, e a mio avviso di grande importanza, avere a disposizione un centro di aggregazione basato sulla cultura, scongiura il malessere, soprattutto giovanile, che causa spesso situazioni critiche e di mancanza di solidarietà e collaborazione tra gli abitanti. 
 
Assodato che l’ignoranza (nel senso di mancanza di conoscenza) porta a paure e insicurezza, una biblioteca, forse in modo non immediato, riduce sicuramente questi due aspetti negativi e nocivi del vivere civile. Inoltre mi sento in dovere di dissociarmi da chi in modo ormai automatico, critica e cassa ogni iniziativa dell’Amministrazione Comunale, senza spesso offrire alternative percorribili e puntando solo a polemiche dal dubbio risultato elettorale.

Benchè io raramente sia stato “tenero” con questa Giunta, in questa occasione, anche grazie alle proposte del Consigliere di opposizione Colosimo si è raggiunto un buon risultato, uno dei pochi investimenti sulla cultura “quotidiana” che però va riconosciuto. Le troppe polemiche lette sui giornali mi rimandano tristemente alla nota frase : “un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di Stato alle prossime generazioni”.