Tutor, Barbieri “La crisi è passata. Nel 2016 bilancio in positivo”

In commissione audizione dell'ente di formazione dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola;

Più informazioni su

 Tutor Scarl, la crisi è passata. 

Durante l’audizione in commissione, cui ha partecipato l’assessore Giulia Piroli, i vertici dell’ente di formazione dei Comuni di Fiorenzuola e Piacenza hanno fatto il punto rispetto alla situazione attuale e futura di Tutor. Sembrano essere ormai lontane le difficoltà che hanno messo, nel 2015, un segno meno sul bilancio: meno 170 mila euro, una perdita imputabile alla operazione Consorzio Fit, oltre a un rallentamento nei pagamenti della Regione Emilia Romagna. 

Ora la fase critica è passata, hanno chiarito la presidente di Tutor, Nicoletta Barbieri, e il direttore dell’ente Mirko Potami, e il bilancio previsionale dell’ente torna a vedere, per il 2016, il segno positivo. Un piccolo utile di oltre 9mila euro, su un volume di affari di poco meno di 2 milioni di euro, 1 milione e 917 mila euro per l’esattezza, generati in gran parte con la partecipazione a bandi comunitari, regionali e provinciali. 

L’inversione di rotta, pur in un contesto diffuso di difficoltà negli enti di formazione come ha sottolineato il direttore Potami, è dovuta a un serio piano di razionalizzazione delle spese, con la rinegoziazione delle utenze e della gestione dei servizi informatici, oltre ad una riduzione dei compensi dei dirigenti dell’ente. 

Ecco alcuni dati relativi agli utenti di Tutor: 200 ragazzi in obbligo di istruzione, 301 tirocinanti, 400 attivazioni del sistema regionale per la formalizzazione delle competenze, 82 persone coinvolte nei progetti di inclusione sociale, 52 invece le persone che hanno preso parte a progetti dedicati alla formazione superiore e all’incentivazione dell’occupabilità, 33 invece hanno beneficiato delle attività realizzate con il fondo regionale disabili. 

A partire da settembre infine sono partite nuove attività rivolte ad oltre 800 persone. 

Per il 2017 l’ente si attende di veder raddoppiati i propri utenti, che arriveranno a 1400, saranno coinvolte 400 aziende, mentre il inserimento occupazionale, a corsi terminati, è intorno al 60%. 

“La sfida – dice Nicoletta Barbieri – non è solo quella di mettere in campo progetti di qualità, ma di valorizzare l’aspetto educativo dei nostri percorsi. Spesso l’offerta formativa delle scuole non riesce ad andare incontro alle esigenze degli studenti, e tocca a noi far capire alle famiglie che la formazione non è una scelta di serie B”. 

Rispetto alla richiesta di chiarimento della consigliera del M5s Mirta Quagliaroli sull’intenzione di voler intentare un’azione di responsabilità per quanto riguarda la vicenda del Consorzio Fit, Barbieri risponde che “la scelta spetta ai soci, quindi ai Comuni di Piacenza e Fiorenzuola, il consiglio di amministrazione la sta valutando a sua volta, ma quello che è importante è che quella fase sia finita e che ora si possa procedere con la nostra attività ordinaria”. 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.