Rapina e botte ad una prostituta, 32enne finisce in carcere 

Rapina e botte ad una prostituta di Piacenza; un grave episodio che risale a marzo del 2014 (LEGGI QUI L’ARTICOLO) e per il quale i carabinieri hanno condotto ieri in carcere un 32enne di origine rumena.

Lo straniero, insieme ad un connazionale all’epoca 45enne, era stato arrestato dalla polizia subito dopo l’accaduto, con le accuse di rapina aggravata in concorso e lesioni.

La vittima, una prostituta slava di 47anni, si era appartata con i due uomini alla periferia della città. Dopo aver consumato un rapporto era scattata la violenza; mentre uno dei due la teneva ferma, l’altro la colpiva in volto. Dopodichè l’avevano derubata di alcune centinaia di euro in contanti e di un paio di orecchini,, strappandoglieli direttamente di dosso. La donna aveva chiamato la polizia, che in breve tempo era riuscita ad individuare l’Audi su cui i due si erano allontanati.

Per questo episodio il 45enne era stato condannato a 2 anni e 4 mesi dal tribunale di Piacenza, confermata in Appello il 3 novembre del 2015. Poche settimane fa la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dallo straniero e la Procura ha quindi spiccato un ordine di carcerazione, negandogli la possibilità, richiesta dallo stesso, di godere di una pena alternativa.

I militari lo hanno condotto alle Novate, dove deve scontare una pena residua di nove mesi e 26 giorni di detenzione.