Aeronautica, conclusa a Casaliggio la due giorni di addestramento FOTO-VIDEO foto

E’ stato ipotizzato che un aereo militare precipitasse nell’Appennino piacentino nella giornata del 14 Marzo, e che, dopo il ritrovamento dei rottami, i due piloti risultassero dispersi, essendosi paracadutati prima dello schianto

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Si è chiusa nella tarda serata di mercoledì a Casaliggio (Piacenza) la due giorni di esercitazione “SATER”, attività addestrativa di ricerca e soccorso (S.A.R., Search And Rescue) condotta dal Comando Operazioni Aeree (C.O.A.) dell’Aeronautica Militare.

In volo con l’Aeronautica alla ricerca di un mezzo disperso FOTO – VIDEO

L’operazione si inquadra in un programma esercitativo dell’Aeronautica Militare, svolto periodicamente per verificare le capacità reali di effettuare operazioni di soccorso in caso di incidenti aeronautici in ambiente montano, cooperando in maniera sinergica con altre organizzazioni e amministrazioni civili e militari dello Stato.

E’ stato ipotizzato che un aereo militare precipitasse nell’Appennino piacentino nella giornata del 14 Marzo, e che, dopo il ritrovamento dei rottami, i due piloti risultassero dispersi, essendosi paracadutati prima dello schianto.

Nella giornata del 15 Marzo l’Aeronautica decideva pertanto di programmare un’attività di SAR interforze sia con elicotteri che con squadre a terra.

Per il coordinamento delle operazioni S.A.R. è stata costituita una Postazione di Comando (PBA – Posto Base Avanzato) presso l’Aviosuperficie di Casaliggio, sulla quale sono stati schierati gli aeromobili partecipanti ed i mezzi di supporto tecnico-logistico/operativo delle varie Amministrazioni ed Organizzazioni.

Durante il primo giorno, un elicottero HH139A dell’85° Centro C/SAR (combat search and rescue) dell’Aeronautica Militare, ha effettuato la ricerca e trovato il simulacro del velivolo precipitato, riducendo dunque l’aria di ricerca comunicandolo ad un velivolo SIAI-208 della Squadriglia Collegamenti AM di Linate che ha provveduto ad informare prontamente la catena di comando e controllo dei soccorsi.

Il secondo giorno, per la ricerca dei due piloti dispersi, si sono aggiunti tutti gli altri elicotteri e mezzi terrestri partecipanti all’esercitazione: un AB 412 dal Reparto volo VVF di Bologna e un AB 412 dalla Guardia di Finanza – Sezione Aerea di Pisa. I coordinamenti terrestri erano invece affidati agli uomini e le donne del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) dell’Emilia Romagna come previsto dall’accordo tecnico tra lo Stato Maggiore Difesa e il CNSAS che prevede questo tipo di esercitazioni.

La pianificazione della ricerca dei dispersi e delle aree da bonificare è stata svolta dal Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, presente all’esercitazione con oltre quaranta tecnici provenienti da tutta la Regione, tra cui Coordinatori e Tecnici di Ricerca, Tecnici di Elisoccorso, Unità Cinofile da Ricerca in Superficie, sanitari ed un istruttore della Scuola Nazionale Tecnici (SNATE).

Il compito dei tecnici del SAER è stato quello di pianificare, grazie alle conoscenze del territorio la gestione della ricerca attraverso software cartografici dedicati, curando inoltre la parte tecnica di eventuali recuperi/manovre in ambiente impervio e quella sanitaria. Inoltre sono stati coinvolti nell’esercitazione squadre cinofile, alcune delle quali alla prima esperienza di trasporto tramite velivoli ad ala rotante.

L’area di ricerca terrestre è stata suddivisa in 2 macro-aree, assegnate rispettivamente ai vigili del fuoco e al soccorso alpino che hanno operato separatamente fornendo feedback all’Aeronautica Militare.

I Vigili del Fuoco hanno partecipato alla ricerca aerea con un AB412 del Reparto Volo VVF di Bologna, ed equipaggio costituito da 3 elicotteristi e da 2 elisoccorritori.

All’interno della macro-area di ricerca di competenza hanno operato 3 squadre di ricerca terrestre con Personale SAF ed unità cinofile, supportate da Personale TLC, che ha attivato sul posto un ponte radio portatile UHF, e da 2 Unità mobili di Comando Locale (UCL): la prima, posizionata presso l’aviosuperficie di Casaliggio, sede del Posto di Comando SAR interforze, e la seconda posizionata sull’Appennino piacentino in zona ricerche.

Ciascuna Unità mobile di Comando Locale è dotata di apparati di radiocomunicazione per il coordinamento sia con le squadre di terra che con gli elicotteri e di una postazione computerizzata per la mappatura e la geolocalizzazione in tempo reale delle squadre che effettuano le ricerche, con possibilità di trasmissione al Posto di Comando SAR dello stato di avanzamento delle operazioni.

L’attività di ricerca è proseguita senza sosta anche dopo il tramonto grazie all’ausilio dei visori notturni (Night Vision Googles – NVG) in dotazione all’equipaggio dell’85°Centro C/SAR.

Nel pomeriggio è stato effettuato il soccorso ed il recupero del primo pilota disperso mentre alle ore 23 circa, l’esercitazione si è conclusa con il ritrovamento dell’ultimo pilota sopravvissuto e il rientro delle ultime squadre di soccorso.

Il Colonnello Pilota Alfonso Cipriano, in qualità di direttore dell’esercitazione, ha dichiarato: “l’obiettivo di queste esercitazioni è di lavorare come un unico team, in completa sintonia e sinergia, per la salvaguardia della vita umana per far si che in situazioni di emergenza reale si riesca a lavorare con maggiore sicurezza per i mezzi di soccorso aereo garantendo attraverso il coordinamento ed il controllo una sempre maggiore efficacia dei soccorsi”.

Il Colonnello ha proseguito dichiarando che “La costituzione di un PBA (posto base avanzato) con un’Unità Radio Mobile (URM)  con mezzi antincendio e di rifornimento dell’Aeronautica Militare risulta di fondamentale importanza in operazioni di soccorso aereo come dimostrato recentemente durante il terremoto che ha colpito il centro Italia, dove l’Aeronautica Militare ha predisposto un PBA sulla piazzola di atterraggio di Amatrice “.
 
L’esercitazione SATER rientra in un ciclo addestrativo predisposto annualmente nel quadro di applicazione dell’Accordo Tecnico SAR (search and rescue) tra lo Stato Maggiore Difesa ed il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per affinare l’integrazione e l’operatività tra le diverse componenti chiamate a concorrere in favore della popolazione civile, in attività di ricerca e primo intervento, a seguito di calamità naturali od emergenze.

IL VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO

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