Impianto rifiuti a Cadeo, il comune si dichiara superpartes, Foti e Rancan: “Valuti la Regione”

Il sindaco Bricconi: "Attendo di ricevere il Comitato per pianificare le future azioni di approfondimento e valutazione"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del comune di Cadeo (Piacenza), in cui l’amministrazione ribadisce la propria posizione superpartes  sull’eventualità di realizzaizone di un nuovo impianto rifiuti.

La nota stampa – A Cadeo, si susseguono senza sosta le voci sull’imminente costruzione di un inceneritore, o termovalorizzatore, ma la posizione del sindaco Bricconi è chiara: l’Amministrazione comunale riguardo a questo progetto è super partes.

L’Amministrazione Comunale di Cadeo ha infatti ricevuto una richiesta da parte di un soggetto di diritto privato di esprimere l’eventuale interesse dell’Amministrazione per l’iniziativa industriale, proposta in uno studio di prefattibilità, prima di avviare l’iter autorizzativo che coinvolge altri Enti pubblici e relativa all’installazione di un’industria di riciclo di materiale plastico e produzione di energia presso l’attuale sede dell’RDB a Cadeo.

Di fronte a ciò, chiara è stata la posizione degli amministratori: “Non possiamo autorizzare un insediamento di questo genere senza una preventiva analisi e verifica degli aspetti relativi all’impatto ambientale e senza i preventivi pareri degli organi preposti -ha evidenziato Bricconi  – ma siamo tenuti, per legge, ad esprimerci in merito a qualunque richiesta pervenuta  e di qualunque tipo essa sia. In ogni caso il parere dell’Amministrazione non è vincolante; il privato potrebbe comunque avviare l’iter per realizzare l’opera”.

C’è bisogno di chiarezza ed informazione. In tanti, ignorando il reale susseguirsi dei fatti, hanno letto la discussione del progetto in Consiglio Comunale come il passaggio finale di un progetto decisionale, il via libera alla sua realizzazione. “Abbiamo voluto coinvolgere il Consiglio Comunale, il più rappresentativo organo democratico del Comune, inserendo la discussione all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile: non era in discussione l’autorizzazione ma unicamente una manifestazione di gradimento o meno rispetto al progetto. “.

Passi futuri –  Nella seduta del 25 marzo, il primo cittadino, dopo aver ascoltato un gruppo di cittadini contrari al progetto , ha rivolto l’invito a costituirsi in comitato così da poter partecipare, anche attraverso propri tecnici competenti, agli approfondimenti che saranno pubblicizzati attraverso i canali ufficiali dell’Ente, quali sito internet e newsletter.

Agli incontri saranno invitati i tecnici del soggetto di diritto privato richiedente al fine di dare una completa informazione tecnica sull’argomento. “Ora attendo l’incontro con il Comitato dei cittadini per pianificare le future azioni di approfondimento e valutazione”, ha concluso Bricconi.

 Ipotesi industria riciclo materiale plastico, Rancan (Ln) e Foti (Fdi-An): Regione valuti eventuali danni ambientali e sanitari, I consiglieri chiedono alla Giunta di “ricorrere al principio di precauzione” con una puntuale disamina del progetto  
 
E’ arrivata al Comune di Cadeo, nel piacentino, la proposta, pervenuta in veste di “studio di prefattibilità da parte di un soggetto di diritto privato”, di “installare, nell’attuale sede dell’azienda Rdb, un’industria di riciclo di materiale plastico, tramite il cosiddetto ‘cracking molecolare’, e di produzione di energia, associabile quindi a un inceneritore/termovalorizzatore”.

Lo segnalano Matteo Rancan (Ln), primo firmatario, e Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione, dove, oltre a richiamare le normative vigenti in materia di qualità dell’aria e tutela della salute, denunciano che l’impianto determinerebbe anche un aumento del traffico veicolare e che i residenti, in procinto di riunirsi in comitato, avrebbero già sollevato critiche rispetto all’eventuale insediamento industriale.

Di qui, l’invito dei consiglieri alla Giunta regionale di ricorrere al “principio di precauzione procedendo a una puntuale e attenta disamina” del progetto in questione, “soprattutto sul piano di potenziali danni ambientali e sanitari”, e la richiesta di avviare una Valutazione di impatto ambientale e una Valutazione ambientale strategica.

 

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