L’ultimo saluto a Vaciago: “Politico a servizio del bene” FOTO e VIDEO foto

Le esequie in Duomo, è stato il vescovo Ambrosio a ricordarne la figura parlando della "sua fede sincera ma non ostentata". I ricordi del figlio Luigi e di Mino Politi

Più informazioni su

I funerali di Giacomo Vaciago, sindaco di Piacenza dal 1994 al 1998, si sono tenuti nella Cattedrale nella mattinata di lunedì 27 marzo.

Nelle foto alcuni momenti della cerimonia alla presenza delle autorità cittadine, di tanti amici e naturalmente di tanti politici.

Vaciago è deceduto venerdì scorso all’ospedale di Piacenza dove si trovava ricoverato: economista di fama internazionale, è stato un apprezzato primo cittadino e per tanti versi un “innovatore”.

E’ stato il vescovo Gianni Ambrosio a ricordarne la figura nel corso della celebrazione, parlando della “sua fede sincera ma non ostentata“: “Oggi i funerali si tengono in Duomo dove fu battezzato; una casa simile a quella che si è costruito, con i figli e i tanti nipoti. Un’altra casa è l’università Cattolica, dove ha prima studiato e poi insegnato, vedendo altri studenti trovare la loro strada”.

“Si è poi messo al servizio della polis, con il suo impegno come sindaco: è stato padre, docente e politico al servizio del bene”.

“Giacomo ha dato un contributo alla crescita culturale di ognuno di noi – ha detto Mino Politi, assessore nella giunta guidata da Vaciago – è stato capace di muovere le nostre coscienze verso orizzonti più alti. I suoi lati deboli si facevano perdonare, spesso neanche si notavano tanto erano soverchianti le sue qualità umane e morali, la sua cultura e le sue capacità”.

“E’ stato per 75 anni – ha proseguito – un uomo fortunato e felice, ha dato e ricevuto tanto a cominciare dalla stupenda e amatissima famiglia; è stato saggio e generoso padre di famiglia anche per gli amici, lo è stato per i suoi studenti, la sua giunta, il consiglio e la città. Sempre positivo, affrontava le difficolta con lucidità”.

“Chi ha avuto la fortuna di lavorare con Giacomo – ha concluso – difficilmente ha conosciuto altri leali come lui e capaci si motivare, chi ha avuto la fortuna di fare politica con lui ha toccato con mano che questa può essere fatta nell’esclusivo interesse delle comunità. Chi l’ha conosciuto non ha potuto non volergli bene”.

Il figlio Luigi, sul filo della commozione, ha rievocato “l’impegno sociale rispettato con coerenza fino alla fine”. “Una scelta che ha alterato i rapporti tra la sfera intima e familiare e quella che è la sfera pubblica, quand’ero ragazzo di ti vedevo partire il lunedì mattina presto, per tornare il venerdì sera.

Capiamo adesso, che la tua opera è compiuta, quel tuo sforzo. Adesso che la tua opera è come un libro ricco di capitoli e voi che siete qui siete stati testimoni di un capitolo della sua vita e vi siete riuniti per restituire a noi familiari i doni che lui vi ha dato. La perdita è un dono più grande”.  

L’INGRESSO DEL FERETRO

IL VESCOVO

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.