La Cgil per il “dopo voucher”: “Un nuovo contratto occasionale”

Prosegue la mobilitazione della Cgil di Piacenza contro i voucher, ma arrivano anche le proposte per regolamentare il lavoro occasionale

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“Nel 2016 a Piacenza sono stati venduti 862mila voucher: di questi ben 400mila sono di attività non classificate, usate da imprese che non avevano bisogno di questo strumento in maniera impropria”.

La Cgil, con il segretario provinciale Gianluca Zilocchi, interviene sul tema voucher e appalti al centro dei referendum promossi dal sindacato, anche per lanciare alcune proposte concrete in grado di rispondere al tema del lavoro occasionale.

“La Cgil – ha precisato Zilocchi, affiancato da Manuela Calza, Ivo Bussacchini e Stefania Bollati – non è contro il lavoro occasionale e ha presentato un’iniziativa di legge popolare per riscrivere la carta dei diritti di tutti i lavori”.

“Riteniamo che intorno a questa vicenda – ha voluto rimarcare – ci siano state troppe speculazioni e difficoltà a far arrivare le proposte, e non solo la protesta, vogliamo intervenire per tranquillizzare le categorie economiche e tutti quelli che sono intervenuti nel dibattito”.

“Avendo abrogato i voucher e ripristinato la responsabilità solidale sugli appalti non si è creato un vuoto – sostiene -. Il decreto approvato dalla Camera è un primo grande risultato della nostra iniziativa.

Siamo in attesa che il Senato segua la Camera anche in risposta ai 1,3 milioni di cittadini che hanno sottoscritto le nostre proposte. Fino all’abrogazione finale non smobilitiamo, e il 6 maggio ci sarà una grande manifestazione nazionale a Roma”.

Zilocchi spiega che il sindacato è stato costretto ad utilizzare “l’arma” referendaria “perché le nostre denunce rispetto all’utilizzo improprio dei voucher che ha provocato un calo dei diritti sono rimaste inascoltate: per questo abbiamo chiesto un sacrificio di mobilitazione per obbligare la politica a rimettersi a parlare di lavoro”.

“La Cgil – ha aggiunto Zilocchi – vuole regolamentare il lavoro occasionale: nella proposta di legge popolare che è pronta alla discussione del Parlamento, gli articoli 80 e 81 propongono un nuovo strumento, il Contratto di lavoro subordinato e occasionale, per gestire le prestazioni lavorative occasionali con alcuni limiti precisi nell’arco dell’anno.

Se il Parlamento vuole adottare questo contratto di nuova concezione siamo assolutamente favorevoli. Le imprese però devono utilizzare strumenti corretti quando hanno picchi di lavoro legati alla stagionalità”.

Anche in tema di appalti è stato importante ripristinare un diritto di civiltà, la responsabilità solidale del titolare dell’appalto nei confronti dei lavoratori”.

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