Rancan (Lega) “Modificare legge su legittima difesa”

Comunicato stampa del consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan

Comunicato stampa del consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan

“Garantire una possibilità di difesa da aggressioni violente, soprattutto nella parte in cui la normativa richiede la proporzionalità tra difesa e offesa”. Lo chiede il gruppo della Lega Nord in Emilia Romagna con una proposta di legge alle Camere, primo firmatario Matteo Rancan.

“I continui e recenti fatti di cronaca relativi a violente aggressioni in abitazioni private a scopo di furto ed a rapine presso attività commerciali – spiega Rancan –  ci obbligano a riflettere sul nostro ordinamento, verificandone l’adeguatezza nel contrastare questi fenomeni. Il nostro sistema di diritto penale prevede infatti  delle pene, seppure disapplicate per diverse motivazioni in caso di furto e di altri delitti contro il patrimonio; tuttavia occorre considerare che i recenti fatti di cronaca ci mettono dinanzi a una realtà di una violenza sconosciuta. Mi riferisco – spiega – a incursioni, anche notturne, in abitazioni o in attività commerciali realizzate con una violenza che non risparmia neppure anziani o bambini e che spesso sfociano in esiti mortali per gli aggrediti”.

“Quanto accaduto negli ultimi giorni – attacca – è davanti agli occhi di tutti così come la sensazione d’impotenza e d’impossibilità a reagire che ormai si sta diffondendo nel Paese. E quel che è peggio è che, contestualmente a questa, va crescendo l’atteggiamento di chi pensa di potere venire a fare quello che vuole in casa nostra sapendo che molto probabilmente resterà impunito”.

“Ora – continua – la repressione e la prevenzione dei reati spettano innanzitutto allo Stato, ma è necessario predisporre strumenti adeguati di tutela, nei casi in cui ci sia un pericolo imminente e l’impossibilità di scongiurarlo attraverso il tempestivo intervento delle Forze dell’ordine”.

“Per questo – aggiunge – proponiamo la modifica della proporzionalità tra difesa e offesa, non perché non si condivida la necessità di evitare reazioni spropositate per attacchi privi di una reale offensività, quanto, piuttosto, perché tale norma si è nei fatti tradotta, anche attraverso la sua interpretazione giurisprudenziale, in una sostanziale inapplicabilità dell’esimente in esame. Si è paradossalmente fatta avanti nell’opinione pubblica la convinzione che difendersi possa far passare l’aggredito dalla parte del torto”.

“Proponiamo quindi una modifica all’articolo 52 del codice penale prevedendo una presunzione di legittima difesa per gli atti diretti a respingere l’ingresso, mediante effrazione, di sconosciuti in un’abitazione privata ovvero presso un’attività commerciale professionale o imprenditoriale con violenza o minaccia di uso di armi”.

“Allo stesso tempo chiediamo di modificare gli articoli di legge legati al furto in appartamento per inasprire le pene e rendere certa l’applicazione della pena. Non possiamo accettare – conclude – che la nostra gente viva nel terrore e non abbia la possibilità di difendersi”.

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