Industria 4.0, per le imprese la porta di accesso al futuro foto

Nela sala convegni di Confindustria Piacenza, il presidente nazionale della piccola industria di Confindustria Alberto Baban e il presidente di Confindustria digitale Elio Catania hanno incontrato gli imprenditori piacentini e cremonesi

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Industria 4.0, ovvero la porta di accesso per le piccole imprese di Piacenza al futuro.

Nela sala convegni di Confindustria Piacenza, il presidente nazionale della piccola industria di Confindustria Alberto Baban e il presidente di Confindustria digitale Elio Catania hanno incontrato gli imprenditori piacentini e cremonesi, per approfondire i temi dedicati alla digitalizzazione dei processi produttivi in ambito di industria 4.0. 

Si tratta del piano lanciato dal governo per consentire al sistema produttivo italiano una sorta di “upgrade tecnologico” complessivo nel segno della digitalizzazione e della smaterializzazione dei processi.

Ospite della mattinata il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che ha affrontato la visione legata al piano Industria 4.0: “Il Paese che ha in mente il Governo – ha specificato – è orientato al futuro e non ha timore del cambiamento. Certo, di fronte alla sfide del cambiamento uno degli effetti è quello della paura, ma dobbiamo tenere presente che al centro di questa visione resta l’uomo.

Industria 4.0 non è il modo di robotizzare il mondo produttivo, ma una modalità per rilanciare il lavoro e l’impresa e quindi per valorizzare le persone che fanno. Dietro all’insuccesso e al successo di questo percorso ci sono gli uomini in carne ed ossa”. 

“Agli imprenditori spetta il compito di utilizzare al meglio – ha concluso – gli strumenti che vengono messi a disposizione da Industria 4.0. Il mercato appartiene all’impresa e solo l’imprenditore può conoscere fino in fondo come migliorare il proprio lavoro”.

“L’incontro di oggi è stato organizzato a partire dalla presentazione nell’ottobre scorso – ha precisato Cristina Dodici, responsabile delle piccole imprese di Confindustria Piacenza – da parte del Ministro dello Sviluppo Econonico Calenda di questo progetto di digitalizzazione per le piccole medie imprese.

A Piacenza il 90 % del tessuto produttivo è composto da piccole imprese e abbiamo voluto informarle di questa opportunità di diventare imprese 4.0. E’ inutile nasconderlo: è un passaggio che offre l’accesso al futuro, non ci possiamo più sottrarre dall’adozione dei servizi digitali e delle nuove tecnologie. 

Diventare 4.0 per un’impresa significa maggiore flessibilità, maggiore qualità e velocità di esecuzione degli ordini con la produttività e la competività rispetto agli altri paesi”. 

Il presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota ha voluto fornire un esempio concreto: “Se compro una macchina utensile ad alto valore tecnologico, devo installare una rete all’interno dell’azienda per poter avere collegamenti più facili e diretti. E’ la stessa macchina che comunica ai lavoratori una serie di informazioni fondamentali, come l’usura degli utensili. La macchina avverte in anticipo la necessità di acquisto e ricambio del materiale facendo risparmiare tempo e denaro. 

Un altro esempio riguarda l’acquisto di nuovi software per fare una programmazione dei processi e della produzione dei prodotti all’interno dell’azienda e poter essere più flessibili e performanti, questo è il modo per rispondere alle domande del mercato in maniera adeguata.

L’industria 4.0 è un investimento importante anche se poco tangibile visivamente. E’ qualcosa che permette alle imprese di essere più elastiche, anche nella comunicazione tramite le mail intervengono sempre più le macchine. 

Il costo di un processo aggiornamento tecnologico per un’azienda può variare da 50mila a mezzo milione di euro, ma si possono fare azioni a step graduali. Ricordo che Industria 4.0 così come i superammortamenti hanno la possibilità di avere una detrazione del 250 %. Il che significa che non solo ammortizzo la macchina, ma anche tutti i costi di gestione. 

Serve una “benzina” da parte degli istituti di credito e dei finaziamenti per partire, ma alla fine sarà un investimento che avrà un ritorno per la crescita delle nostre imprese, per affrontare la competizione globale e la sfida della crescita”.

“Questo è un tema centrale e cruciale per ridare crescita, competenze al nostro Paese – sottolinea Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale – e creare occupazione. Abbiamo accumulato un forte ritardo negli ultimi 15 anni, non abbracciando questa rivoluzione digitale per le imprese come altri paesi. Negli ultimi mesi il piano messo a punto dal ministro Calenda ha dato una spinta molto forte, con incentivi fiscali senza precedenti molto interessanti. Queste tecnologie sono fondamentali perché stanno cambiando il modo di fare impresa. Oggi incontreremo molti imprenditori ai quali spiegheremo quale tipo di impatto queste innovazioni possono avere sul loro business”. 

Durante l’incontro è stata presentata l’esperienza di un’azienda locale che ha lavorato per introdurre i principi di industria 4.0 presso importanti aziende italiane.

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