Molinari (Pd), “Stop agli speculatori dei profughi”

Depositata una risoluzione che chiede il superamento della legge 451 e il coinvolgimento dei Sindaci nell’individuazione dei centri di accoglienza straordinari
 

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“Per sgombrare il campo da ogni tipo di speculazione è necessaria una rendicontazione puntuale delle spese sostenute dai Centri di accoglienza straordinaria, basta con gli indennizzi forfettari”.

Lo sostiene il consigliere Pd Gian Luigi Molinari che ha depositato una risoluzione la cui discussione è prevista nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa, insieme a due progetti di legge alle Camere sul tema presentati dal Centro-destra.

“Non sono negoziabili i valori della solidarietà umana se si tratta di soccorrere chi è minacciato da guerre, ma se si vogliono evitare strumentalizzazioni politiche, nazionalismi e xenofobia – sottolinea Molinari – è improcrastinabile lo studio di metodi più efficaci per distinguere i profughi da chi invece arriva nel nostro Paese con tutt’altre motivazioni o è legato alla criminalità organizzata”.

La proposta viene esplicitata nella risoluzione con la richiesta di superare la legge 451 del ’95 con l’introduzione dell’obbligo di trasparenza dei bilanci da parte dei soggetti gestori dei Centri di accoglienza straordinaria (CAS). Nella norma attuale, infatti, non si prevede la rendicontazione puntuale delle spese sostenute dai soggetti gestori dei CAS, ma affida ad un indennizzo forfettario il rimborso per l’ospitalità dei richiedenti asilo, gettando a più riprese ombre su come vengano utilizzate effettivamente queste risorse.

“Bene il decreto Minniti-Orlando – puntualizza poi Molinari –: condividiamo la promozione dell’impiego dei richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti, per favorire la loro integrazione con la comunità che li ospita. È impensabile mantenere queste persone inattive; il volontariato è in questo caso un prezioso strumento per relazionarsi, imparare la nostra lingua e comprendere la nostra cultura”. Da qui il richiamo al ruolo dei Sindaci.

“Per fare tutto ciò, è indispensabile il coinvolgimento dei primi cittadini anche, e soprattutto, per l’individuazione dei luoghi in cui aprire i centri di accoglienza straordinaria: nessuno più di loro conosce bene il territorio che amministrano”. Secondo Molinari, la funzione degli amministratori locali è fondamentale per andare oltre ad una logica prettamente emergenziale: “senza la loro collaborazione non si può trovare una soluzione strutturale al problema”.

“Intendiamo far giungere – conclude il consigliere Pd – un messaggio politico, raccogliendo anche le proposte del Centro-destra, perché quando si parla di conti pubblici e di trasparenza non si può che essere tutti d’accordo a prescindere dal colore politico. Il tema dei profughi deve essere affrontato senza strumentalizzazioni. Solo così si riusciranno a trovare soluzioni condivise”.

RANCAN (LN) E FOTI (FDI): «IN REGIONE IL PD FA SOLO PROPAGANDA» – «Propaganda per fermare l’emorragia di voti, non provvedimento contro un fenomeno migratorio sempre più opaco. Solo così può essere definita la proposta del centrosinistra in Regione di introdurre l’obbligo di trasparenza dei bilanci per i gestori dei Centri di accoglienza straordinaria dopo avere bocciato i due progetti di legge da inoltrare alle Camere, della Lega Nord e Fratelli d’Italia, che offrono un vero strumento per frenare l’immigrazione incontrollata».

È l’attacco dei consiglieri regionali Matteo Rancan (Lega Nord) e Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) al Partito Democratico, che ieri in Assemblea legislativa ha programmato la discussione della risoluzione presentata da Gianluigi Molinari del Partito Democratico.

«La strada più rapida che la Regione poteva percorrere per trovare una soluzione al problema – criticano Rancan e Foti – era l’ok ai progetti di legge del centrodestra. Invece no, il Pd ha preferito giocare a rimpiattino e rimangiarsi quanto dichiarato sino ad ora. È questo l’ultimo atto di un partito schizofrenico che prima si dichiara preoccupato per certi avvenimenti e poi rielegge alla segreteria Matteo Renzi, il presidente del Consiglio che ha spalancato le porte agli immigrati».

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