Scompenso cardiaco “epidemia dei giorni nostri”: la campagna da Piacenza foto

Giornate Europee dello scompenso cardiaco, Piacenza è di nuovo capofila a livello nazionale della campagna di informazione e prevenzione che ha come testimonial Paola De Micheli, Sottosegretario all'Economia

Giornate Europee dello scompenso cardiaco, Piacenza è di nuovo capofila a livello nazionale della campagna di informazione e prevenzione che ha come testimonial Paola De Micheli, Sottosegretario all’Economia. 

“La vera epidemia dei giorni nostri”: è stato definito così lo scompenso cardiaco, malattia sempre più frequente che compare quando il cuore, danneggiato, non è più in grado di svolgere la sua normale funzione di pompa e di mantenere un adeguato flusso di sangue agli organi, che quindi non ricevono abbastanza ossigeno e nutrienti vitali.

Alla conferenza stampa in municipio hanno partecipato Stefano Cugini, assessore al welfare, Luca Baldino, Direttore Generale Ausl Piacenza, Massimo Piepoli, Membro Board Heart Failure (HFA) of the European Society of Cardiology (ESC), Francesco Fedele, Presidente Federazione Italiana Cardiologia, affiancati da Nadia Aspromonte, Rappresentante del gruppo di studio Scompenso Cardiaco della Federazione Italiana di Cardiologia, Andrea Mortara, Rappresentante Area Scompenso dell’Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri, Savina Nodari, Rappresentante del gruppo di studio Insufficienza Cardiaca della Società Italiana di Cardiologia, e da Roberto Pedretti, Presidente del Gruppo Italiano Cardiologia Riabilitativa e Preventiva. 

L‘assessore Cugini ha fatto gli onori di casa: “Siamo onorati di ospitare questi momenti di sensibilizzazione e prevenzione. A Piacenza la prevenzione é uno dai cardini della filosofia di presa in carico dei pazienti stabilita nel nuovo piano sanitario, per questo è importante parlare di stili di vita virtuosi”.

Massimo Piepoli responsabile unità operativa di Cardiologia all’azienda sanitaria di Piacenza ha ricordato come “lo scompenso cardiaco sia la principale causa di ospedalizzazione e anche di morte”.

“E’ un’emergenza per la quale è importante aumentare la sensibilità è la prevenzione. Sui fattori di rischio informare è cruciale perché ciò che può essere riconosciuto dai pazienti permette di salvare vite e curare per tempo”

Francesco Fedele presidente della Federazione Italiana di Cardiologia ha puntato sulla diffusione di questo tipo di patologie: “L’insufficienza cardiaca ha numeri altissimi ed è la vera epidemia dei nostri giorni. Le cure coinvolgono tante competenze ed è necessario mettere in sinergia le varie anime della cardiologia. La Federazione svolge un ruolo di coordinamento fondamentale e di ponte con il Ministero della Salute”.

Il direttore Ausl Luca Baldino: “Piacenza per il terzo anno responsabile del coordinamento nazionale della campagna sullo scompenso cardiaco e questo è un onore. La percezione della gravità del fenomeno è ancora insufficiente a fronte di un incremento della sua incidenza connesso all’invecchiamento della popolazione. Per questo è importante dedicare iniziative di sensibilizzazione. Anche perchè buona parte dei soggetti cronici non segue i percorsi di cura anche a Piacenza. Agire sulla comunicazione è fondamentale per prevenire il ricovero”.

E infine parola alla testimonial, Paola De Micheli, anche nella sua veste di presidente della Lega Volley maschile.

“Sto vivendo malissimo da mamma la vicenda dei vaccini, oggetto di una campagna di disinformazione e di approssimazione”. “Per questo l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ci affida – ha proseguito – una grande responsabilità e le campagna informative sono strumenti fondamentali per aiutare le persone che non hanno cultura medica, per arrivare a fornire davvero a tutti informazioni preziose per salvare vite e preservare la salute.

Sono una donna di sport e lavoriamo tanto con lo sport di vertice per fare comunicazione sulla bontà dell’attività fisica per la prevenzione delle malattie. Anche nella vita di tutti giorni possiamo fare molto per la nostra salute e dobbiamo investire contro la contro la cattiva comunicazione. Mi auguro di potervi essere utile per raggiungere il numero più ampio di piacentini  e non solo con le informazioni utili per la salute”.

E infine la proposta ai piacentini di organizzare una camminata ogni venerdì mattina per il mese di maggio nel nome della prevezione dello scompenso cardiaco. 

INTERVISTA A PAOLA DE MICHELI dal suo profilo Facebook

Ecco le iniziative a Piacenza nell’ambito delle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco

Bobbio – Ospedale di Bobbio – Via Roma,1

15 maggio ore 10.30-12.30: gazebo informativo e Ambulatorio aperto

Castel San Giovanni – Ospedale della Val Tidone

15 maggio ore 9.30-12.30, in corso Matteotti: gazebo informativo

Fiorenzuola – Ospedale della Val d’Arda

17 maggio ore 9.30 -12.30, di fronte all’ospedale: gazebo informativo

Piacenza – Ospedale “Guglielmo da Saliceto” – Via Taverna, 39

6 maggio ore 7.00: Camminata delle Associazioni in occasione della Placentia Half Marathon for UNICEF
18 maggio ambulatorio infermieristico aperto
19- 20 maggio – Pubblico Passeggio: “ATTIVA IL TUO CUORE” , in collaborazione con Coldiretti Piacenza

Pontedell’Olio – Casa di Cura Privata “San Giacomo” – Via San Bono 3

20 maggio giornata di informazione aperta a tutti
27 maggio ore 14.30, al Centro Sportivo Cementi Rossi: “incontro sportivo con atleti disabili, in collaborazione con il Comune

LA NOTA STAMPA UFFICIALE

AL VIA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLO SCOMPENSO CARDIACO:
EVENTI SPORTIVI, OPEN DAY E INFORMAZIONI
SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
 
Parte in questi giorni la campagna che coinvolge 40 centri di cardiologia italiani per informare i cittadini sullo scompenso cardiaco,  una patologia che in Italia colpisce circa 1 milione di persone.
Attività fisica e stili di vita idonei possono contribuire a prevenirlo.
 
 
Piacenza, 8 maggio 2017 – Si svolgerà nel corso del mese di maggio la Campagna informativa dedicata allo scompenso cardiaco, patologia cardiovascolare ancora oggi poco conosciuta e sotto diagnosticata ma molto diffusa. Sono infatti circa 1 milione gli italiani1 colpiti da questa malattia che nel nostro Paese è la seconda causa di ricovero (dopo il parto).

L’iniziativa si inserisce nell’European Heart Failure Awareness Day, campagna europea promossa dal 2010 dalla Heart Failure Association (HFA) della Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology – ESC) e sostenuta dalla Federazione Italiana di Cardiologia (che coordina  tutte le Associazioni Scientifiche Nazionali).  

Obiettivo della campagna di quest’anno, giunta alla sua quarta edizione italiana, è di fare un passo ulteriore per sensibilizzare e responsabilizzare la popolazione riguardo la prevenzione e la cura di questa malattia attraverso un focus speciale sull’attività fisica. In occasione della Campagna, infatti, sono in programma una serie di eventi dedicati alla promozione disani stili di vita quali alimentazione, abolizione del fumo, uso responsabile delle bevande alcoliche ma soprattutto al movimento e attività fisica. Saranno numerosi i centri che proporranno ai cittadini gare podistiche, camminate e biciclettate. Queste iniziative hanno l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’attività fisica regolare e responsabile per promuovere in ciascun individuo abitudini di vita sane che permettano di prevenire i fattori di rischio cardiovascolare, come ad esempio sovrappeso, diabete, ipertensione e colesterolo alto.

“Mediante una prevenzione efficace saremmo in grado di prevenire l’80% delle patologie cardiovascolari e perfino il 40% dei tumori2. – spiega Massimo Piepoli, Membro del Board di HFA e Responsabile Unità Operativa Scompenso e Cardiomiopatie, Ospedale di Piacenza – Anche per gli stessi pazienti già colpiti da malattia cardiovascolare e da scompenso cardiaco, l’attività fisica viene altamente raccomandata, alla pari delle terapie mediche e chirurgiche più efficaci, come mezzo di cura e di riabilitazione che permette di recuperare una qualità di vita soddisfacente e di migliorare la sopravvivenza. Oltre alla prevenzione, la diagnosi tempestiva e il controllo dei fattori di rischio permettono di rallentare il decorso della patologia. I progressi compiuti negli ultimi anni ci permettono di intervenire con efficacia. L’arrivo di nuove terapie farmacologiche, infatti, può migliorare la durata e la qualità della vita dei nostri  pazienti”.

Riconoscere tempestivamente lo scompenso cardiaco è un primo passo importante, ma va poi gestito con costanza: la qualità di vita di chi ne soffre può risultare fortemente compromessa, lì dove una gestione corretta del quadro clinico e dello stile di vita può garantire ai malati di vivere più a lungo e meglio. “Lo scompenso cardiaco è una patologia a elevata morbilità e mortalità con costi sanitari e sociali altissimi – sottolinea il dottor Luca Baldino, Direttore Generale della AUSL di Piacenza – I ricoveri sono circa 165.000 ogni anno, 500 al giorno. La durata media di ricovero è di 10 giorni per un totale di 1.650.000 giornate ogni anno. L’ospedalizzazione di questa tipologia di pazienti, assorbe circa il 70% dei costi globalmente sostenuti per la malattia. Nonostante l’evidenza dei numeri, si parla poco di questa patologia che pochi conoscono. Risulta quindi evidente come sempre di più, nei prossimi anni, energie e risorse debbano essere investite nella informazione e responsabilizzazione  dei cittadini che vanno resi consapevoli dei sintomi precoci, dell’importanza dei fattori predisponenti e della gravità della patologia”.

In quest’ottica il ruolo del cardiologo clinico, in grado di individuare se e quando usufruire di determinati presidi terapeutici tecnologici o farmacologici, risulta fondamentale: “La Federazione – illustra il professor Francesco Fedele, Presidente Federazione Italiana di Cardiologia -, rappresentando a livello europeo e nei rapporti con le istituzioni  la cardiologia italiana, ha come priorità la responsabilità  di ribadire l’unitarietà culturale e la dignità della specialità cardiologica al fine di promuovere da un lato la ricerca internazionale e dall’altro il miglioramento dei percorsi di cura e l’attribuzione di sempre maggiori risorse per la lotta alla sindrome dello scompenso cardiaco che è la reale epidemia del nostro secolo”.
 
La Campagna del 2017: Muoviti per il tuo cuore
Saranno circa 40 i centri coinvolti nella Campagna di quest’anno, che si svolgerà nel corso di tutto il mese di maggio e sarà coordinata dall’AUSL di Piacenza. Tutte le informazioni sullo scompenso cardiaco e sulla campagna sono disponibili al sito www.iltuocuore.com. Inoltre, si possono seguire tutte le iniziative alla pagina Facebook www.facebook.com/scompensocardiaco

In Italia, la campagna è realizzata con il sostegno incondizionato di Novartis, da sempre impegnata a fare crescere, tra la società e i cittadini, la consapevolezza in merito a patologie diffuse ma ancora poco note, all’importanza della prevenzione e alla possibilità di cura.
 
Lo Scompenso Cardiaco: cos’è e come si manifesta

Lo scompenso cardiaco è una patologia fortemente invalidante la cui incidenza è in forte ascesa soprattutto a causa del deterioramento dello stile di vita, oltre che all’invecchiamento della popolazione generale e all’aumento del tasso di sopravvivenza dopo un infarto. Con lo scompenso cardiaco il cuore, indebolito e troppo rigido, non riesce a pompare sangue nella quantità adeguata a soddisfare i fabbisogni dell’organismo. Ne consegue il danneggiamento dei principali organi, tanto che oggi la metà dei pazienti con scompenso cardiaco muore entro 5 anni dalla diagnosi.3-4

Si tratta di una patologia subdola e insidiosa che progredisce nel tempo, spesso senza presentare eventi acuti e sintomi evidenti, che rischiano di non essere riconosciuti o sottovalutati. Tra i primi campanelli d’allarme si può avvertire un senso di stanchezza e debolezza, unito a difficoltà di respiro e mancanza di fiato, anche dopo un leggero sforzo fisico. Nelle sue fasi più avanzate, questo affaticamento e difficoltà di respirazione si possono accusare anche con semplici attività, come vestirsi o camminare in casa, fino a disturbare il riposo notturno, per cui il paziente sente la necessità di alzarsi dal letto per cercare di respirare meglio.