Acqua ai campi, le categorie alla Regione: “Risposte entro due giorni” foto

"L'accorato appello" lanciato dall'associazione in una lettera aperta, a firma del presidente Marco Crotti, sull'emergenza idrica che ha colpito il nostro territorio

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Deroga entro due giorni del deflusso minimo vitale e agevolazioni per la trivellazione di nuovi pozzi.

Siccità: stato di emergenza a Piacenza e a Parma. Stanziati 8,6 milioni

E’ “l’accorato appello” lanciato da ColdirettiConfagricoltura Piacenza e Confidustria Piacenza in una lettera aperta, a firma dei rispettivi presidenti Marco Crotti, Filippo Gasparini e Alberto Rota sull’emergenza idrica che ha colpito il nostro territorio.

Gli agricoltori: “Risposta parziale, procedure più rapide dalla Regione”

“Intendiamo manifestare – scrivono – il nostro apprezzamento in ordine ai provvedimenti recentemente adottati nel merito della crisi idrica che la nostra provincia sta attraversando. Riteniamo doveroso un plauso alla tempestività con la quale la Presidenza Regionale e a seguire il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta del territorio piacentino con la dichiarazione dello stato di Emergenza Idrica”.

“Affinché le ricadute del provvedimento possano produrre effetti realmente positivi sul territorio sarà indispensabile rispondere in maniera tempestiva alla richiesta di deroga del DMV per quei territori (Vai Trebbia in primis) in cui la disponibilità idrica consente ancora di mitigare gli effetti nefasti della crisi. Riteniamo che un mancato riscontro nel tempo massimo di due giorni dalla richiesta possa vanificare l’innegabile sforzo legislativo sinora compiuto”.

Per le associazioni agricole è poi necessario “agevolare, attraverso percorsi semplificati, la concessione alla terebrazione di nuovi pozzi a supporto delle consuete fonti di approvvigionamento, e, anche per tramite del braccio operativo di ARPAE, il rilascio di concessioni di pozzi esistenti ed oggi non utilizzabili per vincoli meramente normativi”.

“Notevoli – osservano i due presidenti – sono i danni che il territorio piacentino sta subendo a causa di questa grave crisi idrica e le ricadute negative si stanno manifestando su tutti i fronti (dall’uso idropotabile, all’irriguo agli altri molteplici utilizzi ad uso produttivo) compromettendo l’intero assetto economico del territorio con inevitabili pesanti conseguenze sull’occupazione. Riteniamo pertanto necessario portare alla vostra attenzione le esigenze delle centinaia di aziende che aderiscono alla scrivente organizzazione, nella certezza che il nostro appello non sarà inascoltato”.

“Siamo disponibili – concludono – alla costituzione di un tavolo tecnico che possa lavorare ad interventi di carattere strutturale, non tanto finalizzati a superare l’attuale emergenza, quanto a prevenire emergenze future”.

SICCITA’ IN EMILIA-ROMAGNA,  COOPERATIVE PREOCCUPATE – La nota stampa
“A RISCHIO FRUTTA E VENDEMMIA, MENO BUROCRAZIA”

Fedagri/Confcooperative ER: “Servono forme di sostegno concrete agli agricoltori”

“Se questa situazione di siccità persisterà a lungo e non sarà possibile irrigare facilmente e con continuità i campi, oltre all’emergenza in corso per le colture seminative e orticole, ce ne sarà una nuova e ancor più grave per la raccolta della frutta e la vendemmia”. E’ l’allarme lanciato da Carlo Piccinini, presidente Fedagri/Confcooperative Emilia-Romagna, che plaude alla Regione per aver ottenuto lo stato di emergenza nazionale nei territori di Parma e Piacenza e mette in guardia dal rischio burocrazia. “Per consentire agli agricoltori le deroghe ai prelievi di acqua e il superamento del deflusso minimo vitale (DMV) per irrigare i campi – sottolinea Piccinini – servono procedure burocratiche snelle, veloci e con corsie preferenziali. Se invece ostacoliamo la presentazione di queste richieste con eccessivi adempimenti amministrativi e creiamo troppe sovrapposizioni tra gli enti coinvolti, rischiamo di non ottenere il risultato da tutti sperato”.

“Da mesi seguiamo da vicino il problema della siccità insieme alle altre organizzazioni agricole e all’assessore Simona Caselli – continua il presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna -. Siamo fortemente preoccupati per tutti i settori coinvolti. In particolare, ci aspettiamo ingenti danni per le produzioni frutticole della nostra regione e per la prossima vendemmia, per la quale si può già stimare un calo produttivo attorno al 10% dovuto alla siccità”.

“Siamo convinti – aggiunge Carlo Piccinini – che servano anche forme di sostegno concrete agli agricoltori particolarmente colpiti dalla carenza cronica di precipitazioni, come agevolazioni o sgravi fiscali. Nella parte occidentale della regione, molte imprese sono già alle prese con una situazione compromessa. Conserve Italia, ad esempio, ha già tagliato oltre 300 ettari di mais nell’areale piacentino, annunciando anche una resa produttiva inferiore del 20% per la raccolta del pisello in corso, riduzione che in alcune aziende tocca quote del 40 e 50%”.

ANBI Emilia Romagna “Dalla Regione Emilia Romagna azioni straordinarie concrete a sostegno del Made in Italy” – La nota stampa

BOLOGNA – 23-6-2017 –  L’ Anbi Emilia Romagna, nella drammaticità del contesto idro-climatico  in corso e tutt’altro che in fase di attenuazione che si è delineato nelle ultime settimane che ha visto una condizione di profonda e progressiva crisi degli approvvigionamenti idrici ed irrigui per il vitale sostegno delle colture tipiche e delle aziende agricole del nostro territorio, esprime un ringraziamento per i provvedimenti presi in questo frangente dalla Giunta Regionale.

In particolare il presidente di ANBI ER Massimiliano Pederzoli da un giudizio positivo per l’operato del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per il pressing sull’esecutivo, l’ottenimento dello stato di emergenza e per le azioni successive in difesa e salvaguardia della nostra agricoltura alla base del Made in Italy.

Tra i provvedimenti maggiormente incisivi intrapresi si segnalano l’utilizzo per finalità irrigue dei rilasci straordinari dalla diga del Brugneto a beneficio esclusivo delle colture piacentine in evidente sofferenza vista la perdurante siccità e la possibilità di derogare in urgenza gli attuali limiti di prelievo della risorsa  idrica per gli attingimenti.

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