Ad Albone “assegnati” 25 profughi. Il sindaco Piva: “Faremo verifiche”

Sul tema i consiglieri di minoranza hanno presentato un'interrogazione al sindaco Alessandro Piva, che afferma di essersi già mosso e di aver richiesto tutte le verifiche del caso

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Fa discutere l’arrivo di 25 profughi Albone, piccola frazione del Comune di Podenzano (Piacenza) dove risiedono circa 20 persone.

Sul tema i consiglieri di minoranza hanno presentato un’interrogazione al sindaco Alessandro Piva, che afferma di essersi già mosso e di aver richiesto tutte le verifiche del caso sull’assegnazione “improvvisa” dei cittadini stranieri in un immobile affittato in passato e soltanto recentemente reso agibile da un’associazione privata.

“Incontrerò questa sera i cittadini di Albone – afferma Piva – per fare il punto della situazione con loro e informarli con precisione. Ho saputo soltanto lunedì scorso dalla Prefettura dell’arrivo di queste 25 persone in un immobile preso in affitto da privati ad Albone.

Si tratta di un edificio al centro di recenti lavori di ristrutturazione, faremo tutte le opportune verifiche per capire se vi sono irregolarità”.

“Non siamo contro l’accoglienza – prosegue il sindaco – e l’esperienza avviata a S. Polo da diversi mesi, dove vivono sei cittadini pakistani che si sono integrati senza problemi, lo dimostra. Tuttavia vi sono modalità assai discutibili di gestione dell’accoglienza che non intendiamo avallare. Per questo ho avviato le necessarie verifiche e ho richiesto approfondimenti alla Prefettura”.

Da quanto si è appreso, i profughi giunti ad Albone appartengono a diverse nazionalità africane e non sarebbero “nuovi arrivi”, ma frutto di una redistribuzione tra le strutture di accoglienza della provincia di Piacenza.

“Siamo stati raggiunti da numerose telefonate di cittadini di Albone – spiegano i consiglieri comunali di opposizione di Podenzano Riccardo Sparzagni e Matteo Sbruzzi – preoccupati per il collocamento dei profughi sul territorio della frazione stessa e per l’impatto che la locazione avrà sui loro stili di vita e, in particolare, sulla sicurezza del territorio”.
 
“Abbiamo presentato un’interrogazione al sindaco di Podenzano – aggiungono – con lo scopo di avere chiarimenti circa le modalità gestione dell’accoglienza, gli eventuali costi sostenuti dal comune e per sollecitare una verifica puntuale sullo status delle persone ospitate”.

“Come consiglieri di opposizione – concludono ci schieriamo a fianco dei residenti e controlleremo con la massima scrupolosità che tale situazione venga gestita dall’amministrazione comunale nel modo più opportuno tutelando in primis i cittadini podenzanesi”.

Foti (Fdi-An): No a 30 assegnazioni ad Albone, più numerosi degli abitanti – No all’assegnazione di 30 “cosiddetti richiedenti asilo” nella frazione di Albone, in comune di Podenzano, in provincia di Piacenza.

Lo spiega il capogruppo Fdi-An Tommaso Foti in un’interrogazione dove precisa che il numero degli stranieri sarebbe “superiore addirittura al numero degli abitanti della detta frazione”.

Foti precisa inoltre che l’immobile utilizzato “non risulterebbe disporre di adeguato impianto di smaltimento delle acque reflue” e dunque “paiono del tutto condivisibili le proteste sollevate al riguardo dalla popolazione locale”.

L’esponente dell’opposizione chiede pertanto “se i fatti siano noti alla Giunta regionale e quali iniziative intenda assumere al riguardo, tenuto conto della più volte dichiarata necessità (da parte dell’assessore competente) di una diversa gestione dell’assegnazione dei profughi sul territorio regionale”. (Marco Sacchetti)

PROFUGHI A PODENZANO, RANCAN (LN): «DAREMO BATTAGLIA»
 

BOLOGNA, 12 LUG. – «Daremo battaglia per far capire al Partito Democratico e al governo che i piacentini sono stanchi di essere scavalcati da altri popoli e di essere sopraffatti da scellerate politiche e decisioni, ultima delle quali l’invio di altri clandestini nelle nostre campagne».
È l’arrivo di venticinque richiedenti asilo ad Albone, località del comune di Podenzano di circa venti residenti, nel mirino del consigliere regionale Matteo Rancan della Lega Nord.

«Le cose vanno dette chiaramente: un’altra volta – denuncia – non ci troveremo in presenza di profughi, ma di persone che vedranno rifiutata la loro richiesta di asilo politico. Governo e Pd smettano di catapultare nel nostro territorio uomini dei quali non sappiamo niente e dal futuro incerto, a scapito dei cittadini di piccole comunità rurali, che rischiano di finire in balia dei nuovi arrivati. La Lega combatterà questa decisione e non abbandonerà i residenti di Albone di Podenzano».
 

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