Taugourdeau verso Trapani. Pronti Mungo e Di Quinzio

Per il Piacenza si apre ora il problema di reinvestire i soldi della cessione al fine di andare a coprire un centrocampo ora orfano del sui faro nonché elemento determinate sia nel 4-3-3 che nel 3-5-2

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Il Piacenza Calcio è ad un passo dal perdere il suo gioiello.

Anthony Taugourdeau è ormai vicino alla firma con il Trapani, formazione neo retrocessa dalla serie B ma con ambizioni di pronto riscatto il Lega Pro.

Dopo le infruttuose avances di Cesena, Pisa e, soprattutto, Lecce, il regista transalpino farà dunque la valigie dopo due stagioni da protagonista in biancorosso per prendere le chiavi della formazioni siciliana allenata da Alessandro Calori.

Decisiva per la chiusura della trattativa l’offerta al giocatore di un contratto triennale a cifre superiori a quelle percepite attualmente (con un contratto in scadenza a giugno 2018) e la volontà del Trapani di corrispondere la Piacenza la cifra del cartellino richiesta, soldi frutto della cessione del trequartista Coronado al Palermo per un milione di euro ed in parte immediatamente reinvestiti per l’acquisto centrocampista d’Oltralpe, senza contropartite tecniche come invece proposte dal Lecce.

Nelle casse di via Gorra quindi una corposa plusvalenza (si parla di una cifra di circa 300.000 euro) per un giocatore arrivato a parametro zero nel luglio 2015 dopo aver rescisso unilateralmente il vincolo con il Santarcangelo.

Fortemente voluto da Franzini dopo averlo visto all’opera contro il Pro Piacenza in quell’annata, tanto da essere messo in cima alla lista dei preferiti per quel ruolo, Taugourdeau si è rivelata una scelta totalmente azzeccata: 17 reti in due stagioni con un tabellino da centravanti, a fronte delle zero segnature delle precedente tre annate, ed un rendimento cresciuto a vista d’occhio soprattutto negli ultimi mesi quando il francese è stato tra i migliori registi di tutti e tre i gironi di Lega Pro, non solo dal punto delle marcature ma anche nelle capacità di dettare i ritmi del gioco, nell’inserirsi tra le linee e nei calci piazzati.

Per il Piacenza si apre ora il problema di reinvestire i soldi della cessione al fine di andare a coprire un centrocampo ora orfano del suo faro, nonché elemento determinate sia nel 4-3- 3 che nel 3-5- 2; i nomi sono sostanzialmente quelli di Domenico Mungo del Cosenza, che Franzini ha già allenato in D nel 2011, e quello di Davide Di Quinzio del Como, anche se quest’ultimo ha caratteristiche più da mezz’ala che da centrocampista metodista.

Giancarlo Tagliaferri

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