Ex Carmine pronta a primavera 2019, via ai lavori foto

Questo è uno dei primi cantieri in Emilia Romagna per la realizzazione di laboratori aperti, che nasceranno in 10 città grazie a fondi regionali e UE

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Al via i lavori di recupero dell’ex chiesa del Carmine a Piacenza

L’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Garetti spiega l’intervento in municipio. La chiesa fu fondata il 1334 dai padri Carmelitani, in seguito alla soppressione degli ordini nel 1805 diventò un ospedale e poi nel 1807 pubblico macello. Nel 1923 ospita la sede del partito fascista, e negli anni 50 ospita uffici statali fino alla sui abbandono nel 2006. 

Una piccola cronistoria utile a capire come questo spazio, spiega l’assessore Garetti, abbia sempre avuto più funzioni. 

Cosa nascerà nell’ex chiesa del Carmine? Un laboratorio aperto, spazio fruibile dai cittadini e dalle imprese, con servizi dedicato al turismo, eventi e servizi tecnologici. 

Questo è uno dei primi cantieri in Emilia Romagna per la realizzazione di laboratori aperti, che nasceranno in 10 città grazie a fondi regionali e UE. 

La consegna dei lavori è prevista per la primavera del 2019, costo complessivo dell’intervento è di 5 milioni e 200 mila euro (un quarto Comune, un quarto fondi UE, metà Regione Emilia Romagna). 

I LAVORI IN SINTESI

OBIETTIVO DELL’INTERVENTO: E’ la realizzazione di un “Laboratorio aperto”, uno spazio urbano fruibile dai cittadini e dalle imprese, che vedrà la coesistenza di servizi di informazione su ambiente, mobilità, turismo ed eventi cittadini e di spazi attrezzati con tecnologia informatica avanzata, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.

Si tratta di uno dei primi cantieri in Emilia-Romagna per la realizzazione dei Laboratori Aperti che nasceranno in dieci città grazie a interventi finanziati dalla Regione e dall’Unione europea con i fondi del Por Fesr 2014-2020.

L’intervento di restauro conservativo verrà realizzato con i fondi DUP, mentre con i fondi Asse Urbano la struttura verrà completata con la predisposizione degli spazi e delle aree per le funzioni previste. La compartecipazione tra più fonti permette di completare in modo virtuoso l’operazione promossa dal DUP rendendo disponibile per il Laboratorio aperto uno spazio prestigioso ricco di opportunità di crescita a disposizione dei cittadini e degli studenti.

All’interno della struttura è prevista inoltre la presenza di attività in grado di produrre marginalità utili alla sostenibilità complessiva del progetto (ristorazione, temporary shops, sale eventi e sale mostre).

PROGETTO DI RESTAURO: In sintesi il progetto di restauro prevede:

–  Demolizione delle tamponature del cleristorio

–  Riapertura delle due porte minori, dei finestroni e degli occhi sul prospetto principale.

–  Rifacimento della scalinata di accesso sul prospetto principale di via Borghetto.

–  Rifacimento della pavimentazione interna, da eseguirsi in pianelle in cotto, come i lacerti ancora esistenti.

–  Recupero degli stucchi e dell’apparato pittorico

– Consolidamento e restauro delle volte e dei costoloni nelle varietà di fogge e forme caratterizzanti i diversi secoli cui appartengono.

PROGETTO DI RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE: Ogni fase progettuale è stata concordata con la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Parma, soprattutto il progetto di riuso che ha dovuto conciliare le peculiarità della fabbrica e nuove esigenze. Gli spazi necessari alla nuova destinazione d’uso sono stati individuati mediante la realizzazione di un soppalco e la chiusura delle cappelle laterali.

PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO: Il progetto di consolidamento strutturale è stato preceduto da una completa e puntuale serie di prove diagnostiche sull’intero edificio. L’intervento sulle strutture della Ex Chiesa del Carmine è stato progettato con il duplice obiettivo di risolvere le criticità strutturali che caratterizzano il manufatto e al tempo stesso migliorare il suo comportamento nei confronti di un’eventuale azione sismica. Sulla scorta del progetto esecutivo, è stata effettuata la gara di appalto con il criterio di aggiudicazione basato sull’offerta economicamente più vantaggiosa., ovvero, ai fini dell’aggiudicazione sono stati ritenuti rilevanti non solo gli aspetti quantitativi (prezzo e tempi) ma soprattutto gli aspetti qualitativi.

TEMPII lavori verranno consegnati oggi, 23 ottobre 2017 ed avranno una durata di 390 giorni , la piena funzionalità dell’immobile è prevista per la primavera 2019.

I COSTIL’importo dei lavori a seguito del ribasso offerto in sede di gara è pari ad € 4.633675,08 (IVA compresa). L’intervento di restauro conservativo verrà realizzato con i fondi DUP, mentre con i fondi Asse Urbano la struttura verrà completata con la predisposizione degli spazi e delle aree per le funzioni previste. La compartecipazione tra più fonti permette di completare in modo virtuoso l’operazione promossa dal DUP rendendo disponibile per il Laboratorio aperto uno spazio prestigioso ricco di opportunità di crescita che avrà la possibilità di ospitare servizi che possono produrre marginalità utili alla sostenibilità complessiva del progetto (ristorazione, temporary shops, sale eventi, sale mostre).

Complessivamente l’impegno finanziario del Comune è pari al 24% dell’importo complessivo, il restante 76% è dato da finanziamenti pubblici

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